
Mobilitazione per salvare ospedale appello di unità a tutta la città
Mobilitazione per salvare ospedale – La domanda sorge spontanea: sarà ancora possibile ravvedersi e unire le forze per difendere il nostro amato Ospedale? Nelle fasi cruciali di smantellamento del reparto di Ostetricia e Ginecologia, insieme alla chiusura di Pediatria, il Sindaco di Spoleto, rivestendo la fascia tricolore, ha espresso una ferma opposizione nei confronti dell’Usl, definendo tali decisioni “rapina”.
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[/su_panel]La situazione preoccupante è quella in cui si doveva iniziare il trasferimento delle attrezzature dalle sale parto di Spoleto a Foligno, ponendo le basi per la trasformazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia in Ortopedia, una scelta irreversibile che mette in discussione il futuro del Punto Nascite e la chiusura del reparto di Pediatria. Queste decisioni, assunte senza coinvolgere e ascoltare la comunità, sono state prese senza alcuna approvazione formale del progetto del Terzo Polo, neanche da parte del Ministero.
Malgrado la differenza politica con l’attuale amministrazione, Spoleto Futura si unisce all’iniziativa del Sindaco, anche se tardiva, ritenendo necessario e doveroso sostenere questa lotta per la difesa dell’Ospedale di Spoleto. Questa azione trasmette un messaggio chiaro e potente: la città di Spoleto è risolutamente determinata a non cedere il proprio Ospedale, il Punto Nascite e il suo futuro.
Il Consiglio Comunale, nonostante non sia attualmente al completo, nel dicembre 2021 aveva votato all’unanimità una mozione che impegnava il Sindaco a intraprendere ogni azione necessaria per riportare i servizi dell’Ospedale di Spoleto ai livelli pre-pandemia, enfatizzando l’importanza della medicina territoriale.
In questo momento cruciale, la battaglia per ripristinare l’Ospedale deve essere condotta con ancora maggiore determinazione. Una manifestazione è stata programmata per Sabato 23 Settembre, e ci si augura che tutti i cittadini di Spoleto partecipino, unendosi sotto il simbolo del Gonfalone della Città. Queste battaglie vitali devono essere combattute da tutti, senza distinzioni politiche, ma in nome del bene supremo della propria città.
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