Falcinelli sentito dai magistrati di Roma: il racconto dell’arresto

Il 26enne umbro, vittima di violenza dalla polizia di Miami, testimonia

Falcinelli sentito dai magistrati di Roma: il racconto dell'arresto
credits: ADNKRONOSS

Falcinelli sentito dai magistrati di Roma: il racconto dell’arresto

Falcinelli sentito – Matteo Falcinelli, il giovane umbro di 26 anni malmenato dalla polizia di Miami durante un arresto, è stato sentito ieri pomeriggio dai magistrati di Roma. Il giovane, originario di Spoleto, è stato accompagnato negli uffici di Piazzale Clodio dalla madre Vlasta e dall’avvocato Francesco Maresca, che però non sono entrati negli uffici del tribunale, poiché Falcinelli è parte offesa nel procedimento avviato dalla Procura di Roma.

Il caso era stato aperto a maggio 2024 dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Ilaria Calò per lesioni contro ignoti. Il giovane, che aveva subito violenze fisiche durante il suo arresto il 25 febbraio 2024 a Miami Beach, ha dichiarato di aver raccontato ai magistrati romani i dettagli dell’accaduto, seppur con grande fatica. “Mi ha fatto male rivivere tutto”, ha dichiarato Falcinelli al termine dell’interrogatorio, ma ha aggiunto: “Continuo a raccontare quello che è successo perché credo nella giustizia”.

Il racconto di Falcinelli riguarda l’esperienza traumatica vissuta in America, un evento che lo ha segnato profondamente: “È come se mi avesse svuotato. Non sono più lo stesso”, ha ripetuto il giovane, che si trova ancora in attesa di riottenere il visto per poter tornare negli Stati Uniti, per il quale è in attesa di una risposta dal Consolato americano di Firenze.

Anche l’avvocato Francesco Maresca, presente durante l’incontro con i magistrati, ha commentato l’interrogatorio, definendo il momento come “un primo passo” nella ricerca della giustizia. Maresca ha confermato che al momento nel fascicolo sono contestate le sole lesioni, ma che i magistrati stanno valutando la possibilità di configurare il reato di tortura. In caso di esito positivo, la Procura prevede di richiedere la collaborazione di organi investigativi locali per ulteriori atti di indagine e accertamenti.

L’inchiesta potrebbe estendersi se le indagini dovessero portare a ulteriori sviluppi, con i magistrati romani pronti a valutare eventuali responsabilità di agenti di polizia americani. La collaborazione con il sistema giudiziario degli Stati Uniti sarà fondamentale per determinare se l’indagine potrà proseguire anche oltreoceano. A questo punto, bisognerà vedere se le autorità americane, tra cui il prosecutor locale, decideranno di avviare ulteriori procedimenti nei confronti degli agenti coinvolti.

Falcinelli, scrive oggi Ilaria Bosi su Il Messaggero, che ha ricevuto costanti trattamenti medici per le ferite fisiche e psicologiche riportate durante l’arresto, ha dichiarato di essere determinato a proseguire nella sua lotta per ottenere giustizia, nonostante le difficoltà emotive che ancora gli procura il ricordo di quanto accaduto. Il giovane spera che il suo caso possa contribuire a una maggiore responsabilità nelle forze dell’ordine a livello internazionale, soprattutto per quanto riguarda le modalità di arresto e il trattamento dei detenuti.

Il caso di Falcinelli ha attirato l’attenzione mediatica nazionale, alimentando dibattiti sul rispetto dei diritti umani anche da parte delle forze di polizia estere. La sua testimonianza sarà cruciale nel prosieguo delle indagini, mentre l’attenzione delle istituzioni italiane e internazionali resta alta, con l’auspicio che le responsabilità vengano accertate e che venga fatta giustizia.

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