Ristorante sospeso per lavoro nero sanzioni oltre 30mla €

Ristorante sospeso per lavoro nero sanzioni oltre 30mla €

Ristorante sospeso – Il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, attraverso i suoi reparti specializzati, ha avviato un’operazione di controllo intensificato in vari settori, compresi gli esercizi commerciali. Questo intervento è stato realizzato in collaborazione con il Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) e il Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), ed è stato focalizzato sulla verifica del rispetto delle normative riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro, la tutela dei consumatori, l’abusivismo edilizio e commerciale, oltre a contrastare il fenomeno del lavoro nero.

Nel contesto di questa iniziativa, la Compagnia di Spoleto ha condotto un servizio straordinario di controllo del territorio. L’obiettivo è stato quello di esaminare le condizioni di lavoro e il rispetto delle normative antinfortunistiche e igienico-sanitarie negli esercizi pubblici della zona. Questa operazione ha beneficiato anche della partecipazione di personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia, contribuendo a una verifica completa delle situazioni lavorative.

Durante i controlli effettuati in un locale di intrattenimento nel centro di Spoleto, sono emerse diverse violazioni delle normative sulla sicurezza dei lavoratori. Di conseguenza, il legale rappresentante dell’esercizio è stato deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto per diverse mancanze in materia di sicurezza sul lavoro e per non aver rispettato i regolamenti amministrativi.

Le violazioni rilevate comprendono la mancata redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e la non nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Inoltre, è stata riscontrata l’assenza di un medico competente e di sorveglianza sanitaria per due lavoratori. La formazione del personale ha mostrato ulteriori irregolarità, come la mancanza di corsi informativi e formativi e l’assenza di una cassetta di pronto soccorso adeguata. È stata anche segnalata la carenza di spazi di lavoro idonei.

Un aspetto preoccupante è stato l’impiego di una lavoratrice extracomunitaria priva di permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Durante l’ispezione sono stati controllati sette lavoratori, dei quali solo cinque risultavano regolarmente assunti. A causa delle gravi violazioni in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, l’attività imprenditoriale è stata sospesa, poiché il lavoro in nero rappresentava il 28,57% del totale dei dipendenti.

In seguito a quanto riscontrato, sono state imposte sanzioni per un totale di circa 15.000 euro e sanzioni amministrative per circa 17.000 euro. Questa azione intrapresa dai Carabinieri di Perugia ha lo scopo di evidenziare l’importanza di garantire condizioni di lavoro sicure e regolari per tutti i lavoratori, nonché il rispetto delle normative vigenti. Questo approccio mira a prevenire il rischio di incidenti e a tutelare i diritti dei dipendenti e dei consumatori che usufruiscono dei servizi offerti dagli esercizi pubblici.

L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di attenzione alle problematiche legate alla sicurezza sul lavoro e al rispetto delle normative di legge, che sono fondamentali per garantire un ambiente lavorativo sano e conforme. Gli effetti di tali controlli non solo puniscono le violazioni, ma servono anche da deterrente per altri imprenditori che potrebbero essere tentati di non rispettare le leggi.

I controlli dei Carabinieri rappresentano, dunque, un aspetto cruciale per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e per il mantenimento di un mercato del lavoro equo e giusto. La collaborazione tra diverse autorità, come il NAS, il NIL e l’Ispettorato del Lavoro, evidenzia un approccio coordinato e sistematico per affrontare le problematiche del lavoro nero e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

In conclusione, l’intervento dei Carabinieri di Perugia a Spoleto è un chiaro segnale dell’impegno delle autorità nel monitorare e garantire il rispetto delle normative. La sospensione dell’attività del ristorante e le sanzioni elevate sono misure necessarie per preservare la salute e la sicurezza dei lavoratori, oltre a garantire un ambiente di lavoro conforme alle leggi vigenti. La lotta contro il lavoro nero e le violazioni delle normative di sicurezza continua a essere una priorità fondamentale per le istituzioni, che si impegnano a garantire diritti e sicurezza ai lavoratori e ai consumatori.

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