Approvato il progetto esecutivo per l’ex Chiesa di San Nicolò

Approvato il progetto esecutivo per l’ex Chiesa di San Nicolò

Via libera agli interventi di riparazione e adeguamento sismico

La Giunta comunale ha approvato il Progetto Esecutivo relativo agli interventi di riparazione con miglioramento sismico dell’ex Chiesa situata all’interno del Complesso monumentale di San Nicolò. Il piano, redatto dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti guidato dall’ingegnere Giovanni Cangi, rappresenta la fase conclusiva della progettazione tecnica, successiva all’approvazione del Progetto Definitivo avvenuta nel mese di ottobre 2023.

L’intervento rientra nel programma di ricostruzione post-sisma, con riferimento all’Ordinanza del Commissario straordinario n. 37 del 2017 per i territori colpiti dal terremoto del 2016. L’investimento previsto ammonta complessivamente a 1.500.000 euro. Di questi, 1.089.078,69 euro sono destinati direttamente all’esecuzione dei lavori, mentre i restanti 401.921,31 euro costituiscono somme a disposizione dell’Amministrazione comunale. Tali importi comprendono anche i costi relativi alla sicurezza del cantiere, calcolati in 215.716,45 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

Il progetto esecutivo si concentra sulla necessità di intervenire sull’edificio in modo da garantirne la sicurezza strutturale e la fruibilità futura, preservandone al contempo le caratteristiche storiche e architettoniche. In considerazione della rilevanza monumentale dell’ex Chiesa e della sua collocazione nel cuore del centro storico, gli interventi sono stati concepiti per limitare al minimo l’impatto visivo, paesaggistico e funzionale sull’intero complesso.

Le attività previste riguardano principalmente l’adeguamento sismico delle strutture esistenti, attraverso operazioni che, pur incidendo sulla configurazione strutturale, non altereranno in modo sostanziale il comportamento globale dell’edificio. Tra gli elementi oggetto di intervento figurano le strutture di copertura, il portale gotico, l’arco trionfale, le parti strutturali del presbiterio, la chiesa inferiore e le fondazioni.

In particolare, il consolidamento delle coperture è finalizzato a garantire una maggiore resistenza agli eventi sismici, attraverso il rafforzamento degli elementi lignei e delle connessioni tra le diverse parti portanti. Il restauro del portale gotico verrà eseguito con metodologie rispettose delle tecniche originarie, integrando ove necessario i materiali esistenti con elementi compatibili sotto il profilo estetico e meccanico.

Le opere sull’arco trionfale e sul presbiterio prevedono il rinforzo degli archi e delle murature portanti, tramite interventi non invasivi che contribuiranno a migliorare il comportamento statico senza modificare la percezione architettonica degli spazi. La chiesa inferiore, parte integrante del complesso, sarà oggetto di interventi localizzati per risolvere eventuali criticità emerse durante le indagini preliminari, mentre nelle fondazioni saranno eseguite opere di consolidamento per garantire una trasmissione più uniforme dei carichi.

Parallelamente, è previsto uno studio attento sulla logistica del cantiere, per assicurare che l’esecuzione dei lavori non comprometta l’accessibilità e la vivibilità dell’area urbana circostante. Il complesso di San Nicolò continuerà a essere parzialmente fruibile durante le fasi dell’intervento, grazie a un piano di gestione che prevede l’adozione di misure temporanee e il ricorso a delimitazioni mobili.

La procedura di gara per l’affidamento dei lavori sarà avviata entro la fine del mese di giugno. Una volta individuata l’impresa esecutrice, l’inizio dell’intervento è previsto in tempi rapidi, con una durata stimata in circa dodici mesi. Il cronoprogramma tiene conto delle specificità tecniche e delle esigenze conservative dell’opera, garantendo il rispetto delle normative vigenti in materia di tutela del patrimonio architettonico e sicurezza sismica.

Il progetto rappresenta un passo rilevante nel percorso di recupero e valorizzazione di un edificio simbolo della città, danneggiato dal sisma del 2016. L’intervento permetterà di restituire alla collettività uno spazio di valore storico e culturale, con una struttura più sicura e rispondente agli standard attuali in materia di prevenzione sismica.

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