
Droga nascosta tra Spello e Foligno, domiciliari all’indagato
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Spoleto ha convalidato l’arresto di un cittadino albanese, effettuato nei giorni scorsi dalla guardia di finanza di Perugia. L’uomo era stato trovato in possesso di quasi 25 chili di cocaina, nascosti tra Spello e Foligno. Lo stupefacente, una volta immesso sul mercato illecito, avrebbe potuto generare un introito superiore ai 2,5 milioni di euro.
Il gip ha ritenuto che sussistano gravi indizi di colpevolezza e ha confermato le esigenze cautelari, ma ha deciso di non accogliere la richiesta del pubblico ministero che sollecitava l’applicazione della misura più restrittiva della custodia in carcere. L’indagato, incensurato e collaborativo nelle fasi iniziali dell’indagine, sconterà invece gli arresti domiciliari, con l’aggiunta del controllo mediante dispositivo elettronico.
Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, condotte dai militari del comando provinciale della guardia di finanza, il quantitativo di cocaina sequestrato era destinato allo spaccio. Elementi determinanti nella valutazione del giudice sono stati il materiale rinvenuto contestualmente al sequestro della droga, in particolare telefoni cellulari, diverse schede sim e una somma di denaro in contanti. Tali elementi, secondo il gip, fanno presumere l’esistenza di una struttura organizzata, capace di gestire in modo articolato l’attività di distribuzione della sostanza stupefacente.
L’operazione, frutto di un’attività di controllo mirata sul territorio umbro, ha portato all’individuazione del veicolo sospetto in movimento tra Spello e Foligno. All’interno del mezzo, i militari hanno scoperto il carico di cocaina, già confezionato in numerosi panetti. Le indagini sono ancora in corso e puntano a chiarire i canali di approvvigionamento e la rete di destinazione del carico.
Il giudice, nel provvedimento con cui ha disposto la misura cautelare meno afflittiva, ha sottolineato l’assenza di precedenti penali dell’indagato e la sua condotta tenuta nel corso dell’interrogatorio. Ha inoltre ritenuto che, pur in presenza di un reato grave come il traffico di stupefacenti, sia possibile adottare una misura che contempli l’esigenza di contenere il pericolo di reiterazione, senza ricorrere al carcere.
La decisione non accoglie quindi integralmente le richieste della procura, che aveva evidenziato l’ingente quantità della sostanza e la potenziale pericolosità sociale della condotta. Tuttavia, per il gip, gli arresti domiciliari con il monitoraggio elettronico risultano idonei a garantire le finalità cautelari previste dalla legge.
Il sequestro rappresenta uno dei più rilevanti quantitativi di cocaina intercettati nella provincia di Perugia negli ultimi mesi. La guardia di finanza ha reso noto che l’attività investigativa proseguirà per ricostruire eventuali connessioni con altri soggetti coinvolti, in Italia e all’estero.
Il cittadino albanese è attualmente ristretto presso la propria abitazione, dove verrà controllato tramite braccialetto elettronico. Le autorità competenti continueranno a monitorare la sua posizione in attesa degli sviluppi processuali. La prossima fase dell’indagine potrebbe prevedere nuovi interrogatori e accertamenti patrimoniali.
Il gip ha infine sottolineato che la concessione dei domiciliari non preclude ulteriori misure, qualora emergessero nuovi elementi o comportamenti elusivi da parte dell’indagato.
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