Rifondazione Comunista Umbria: la questione di Spoleto a Terni

Rifondazione Comunista Umbria: la questione di Spoleto a Terni

La crisi della democrazia e della rappresentanza nei territori

In questi giorni si è riacceso il dibattito sul possibile passaggio di Spoleto e dei comuni limitrofi dalla provincia di Perugia a quella di Terni. Un tema che, così come viene posto, è profondamente fuorviante. Non è nello spostamento amministrativo da una provincia all’altra che si gioca il futuro del territorio né si risolvono i problemi di rappresentanza e partecipazione democratica.

Rifondazione Comunista ritiene giusta e condivisibile la presa di posizione dei sindaci dei comuni coinvolti, che pongono l’accento sulla necessità di tutelare l’unità del comprensorio e il suo futuro sviluppo. Ma serve andare oltre la geografia amministrativa: la vera questione da affrontare è quella della crisi della rappresentanza democratica a livello locale.

Le province, trasformate in enti di secondo livello dalla sciagurata riforma Delrio, sono oggi organismi svuotati di legittimità democratica, guidati da rappresentanti non eletti dai cittadini. Questa situazione contribuisce a un senso diffuso di disaffezione, distanza e impotenza politica da parte della popolazione.

Rifondazione Comunista ribadisce la propria posizione: le province devono tornare a essere organi democraticamente eletti, con un sistema proporzionale che garantisca rappresentanza e pluralismo. La risposta alla crisi democratica non può essere l’accentramento e la riduzione degli spazi di partecipazione, ma il loro allargamento.

A questa riflessione devono necessariamente essere legati due aspetti strategici per il futuro della nostra regione:

1) il cambiamento della legge elettorale regionale, attualmente frutto di una stagione politica che speriamo non torni mai più. Una legge che presenta evidenti tratti antidemocratici e illiberali, e che va urgentemente superata. Occorre un ritorno al proporzionale con sbarramento, come elemento di equità, pluralismo e giusta rappresentanza per tutte le forze politiche e per i cittadini.

2) l’istituzione – nelle forme da definire – di assemblee di circoscrizione a livello comunale, come strumenti permanenti di confronto, dibattito e scambio tra amministrazioni locali e cittadini. Un modo concreto per riavvicinare le persone alla politica e alla gestione pubblica, ricostruendo legami sociali e coscienza collettiva.

Da sempre ci battiamo contro il populismo che, al di là della retorica, è spesso funzionale alla restrizione degli spazi democratici. Al contrario, crediamo che sia necessario ricostruire fiducia nella politica e nelle istituzioni attraverso la partecipazione popolare, il voto e il confronto democratico.

Per questo invitiamo tutte le forze politiche, sociali e istituzionali a spostare il dibattito dai confini amministrativi ai veri nodi politici: come ricostruire una democrazia territoriale forte, partecipata, rappresentativa.

Rifondazione Comunista Umbria

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