Giubileo dei Giovani, a Spoleto l’arrivo dei primi 205

Giubileo dei Giovani, a Spoleto l’arrivo dei primi 205

Accolti in città giovani italiani e francesi in pellegrinaggio

Sono giunti a Spoleto i primi 205 partecipanti al Giubileo dei Giovani, in programma a Roma dal 28 luglio al 3 agosto. I giovani, provenienti dalle diocesi piemontesi di Cuneo-Fossano e Mondovì, oltre che da Évreux in Francia, sono stati accolti da famiglie e strutture scolastiche della città umbra. Nei prossimi giorni l’area di Spoleto-Norcia vedrà il transito di 1.293 ragazzi e ragazze di diverse nazionalità, tra cui Italia, Francia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Cipro, Brasile e Giamaica.

Nel pomeriggio di sabato 26 luglio, l’accoglienza ufficiale si è tenuta nella Basilica Cattedrale di Spoleto, alla presenza dell’arcivescovo mons. Renato Boccardo, del sindaco Andrea Sisti, della dirigente del Commissariato Antonella Fuga Paglialunga e della referente della Protezione Civile Stefania Fabiani. I giovani francesi erano accompagnati dal vescovo mons. Olivier de Cagny.

Durante l’incontro in Duomo, mons. Boccardo ha illustrato le radici della fede spoletina e i simboli più rappresentativi della Cattedrale, soffermandosi su San Ponziano, la Santissima Icone e il crocifisso di Alberto Sotio. Il sindaco ha salutato i giovani con l’invito a custodire nel cuore la città. La giornata si è conclusa con visite guidate a gruppi nel centro storico.

Domenica 27 luglio, i giovani pellegrini parteciperanno al percorso giubilare, con partenza dalla chiesa di San Pietro extra moenia e attraversamento del Ponte delle Torri, per giungere in Cattedrale dove alle 11.30 si celebrerà la Messa. Nel pomeriggio, il trasferimento ad Assisi per la visita alla Porziuncola e una festa regionale.

Don Pier Luigi Morlino, referente della pastorale giovanile e coordinatore dell’accoglienza, sottolinea il valore dell’ospitalità come occasione di crescita spirituale e comunitaria. Il coinvolgimento di numerosi volontari, animatori e istituzioni locali ha reso possibile l’organizzazione logistica, che rappresenta una sfida importante per la diocesi.

L’esperienza, interamente dedicata a Gesù, si inserisce in un percorso che vuole unire fede e testimonianza, attraverso un contatto profondo con la comunità e con altri giovani provenienti da tutto il mondo.

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