
Contestata l’esclusione dal processo di nomina del vertice
Il Comune di Spoleto esprime forte disappunto per le modalità con cui è stato costituito il nuovo Consiglio di Amministrazione della Valle Umbra Servizi, denunciando una gestione della nomina orientata da logiche partitiche anziché dalla valutazione delle competenze.
La Giunta comunale aveva lavorato con l’obiettivo di individuare una figura di alto profilo in grado di affrontare le sfide attuali nella gestione dei rifiuti e del sistema idrico, settori che richiedono serietà, visione e capacità comprovate. La candidatura proposta da Spoleto era quella del dottor Raphael Rossi, professionista con un ampio bagaglio di esperienze nella guida di società pubbliche e con competenze consolidate nel settore ambientale e nei processi di riorganizzazione aziendale.
Nonostante la rilevanza del curriculum presentato, la proposta è stata ignorata. Secondo l’Amministrazione spoletina, la responsabilità di tale scelta ricade sul sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, accusato di aver privilegiato esclusivamente logiche politiche, avvalendosi del peso numerico detenuto dalla propria compagine, ma senza aprirsi ad alcun confronto o condivisione.
Spoleto, secondo Comune per quota societaria in VUS, ha tentato di promuovere una linea di merito, trovando sponda in altri soci contrari a una visione spartitoria. La decisione finale, però, ha visto prevalere un’impostazione che l’amministrazione spoletina giudica miope e disconnessa dalle esigenze reali di una realtà aziendale che serve 22 comuni umbri.
Il voto espresso dalla città di Spoleto, per tramite dell’assessora Agnese Protasi, è stato pertanto fermamente contrario, sia alla composizione del nuovo CdA sia alle modifiche apportate allo Statuto della società, in particolare all’introduzione della possibilità per il presidente di ricoprire tre mandati consecutivi invece dei due previsti in precedenza. Una scelta considerata preoccupante sotto il profilo della trasparenza e del rinnovamento, in quanto allunga la permanenza in cariche apicali senza giustificazioni legate all’efficacia gestionale.
La Giunta di Spoleto rivendica la propria posizione, dichiarando di non voler aderire a modalità politiche che eludono le questioni sostanziali in favore di logiche di potere. In una fase storica che impone scelte responsabili e attente alla qualità della gestione dei servizi pubblici, l’esclusione delle competenze dai criteri di valutazione appare, secondo l’amministrazione, un passo indietro per tutta la comunità.
In questo contesto, l’impegno del Comune di Spoleto resta orientato al miglioramento concreto dell’efficienza e della qualità dei servizi erogati dalla Valle Umbra Servizi, a beneficio diretto dei cittadini dei territori interessati. La scelta di proseguire in questa direzione è indicativa di una volontà chiara: non rinunciare al confronto, ma nemmeno accettare dinamiche che snaturano il senso del servizio pubblico.
L’ente spoletino ribadisce infine il valore del dialogo tra i Comuni soci, purché fondato su criteri oggettivi, e sottolinea la necessità di ripristinare centralità al merito nelle decisioni che incidono su aziende di interesse strategico per l’Umbria. La composizione del nuovo CdA e le modifiche statutarie sono considerate segnali negativi, ma non impediranno all’amministrazione locale di proseguire nell’azione di controllo e proposta, nell’interesse esclusivo delle cittadine e dei cittadini.
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