
Il domani di Spoleto tra arte, agroindustria, turismo ma anche tecnologia avanzata
Tutto, purché nel rispetto di un territorio che è bellissimo e deve essere, semmai, ulteriormente migliorato e tutelato: è il senso della tavola rotonda “Un incontro di eccellenze” che ha avuto luogo stamattina a Spoleto nella sede del Centro studi alto medioevo, moderata da Giorgio Mule. A parlare, finalmente, molte donne: Olga Urbani, titolare del gruppo leader nel mondo per i tartufi e i loro derivati, Candia Martucci, presidente dell’Associazione nazionale bonifiche, Lucia Cortino, responsabile area mercato di Enel per l’Umbria, il molise e l’Abruzzo; Chiara Bruni, responsabile comunicazione del Cobat, e poi il direttore generale del gruppo Monini Riccardo Cereda, Alberto Zuccai di Qfp e Giovanni Giancola di Solgenia, gruppo leader nei servizi informatici avanzati.
La prima a prendere la parola è stata Candia Marcucci, parlando della grande pista ciclabile di Spoleto: “Con questo progetto abbiamo coniugato il recupero del territorio con lo sviluppo. Adesso andremo avanti su questa strada, in piena collaborazione con l’amministrazione della città”. Chiara Bruni, responsabile della comunicazione per il Cobat, il Consorzio obbligatorio raccolta e riciclo, specializzato nella gestione delle batterie e dei rifiuti elettronici in genere, ha espresso l’apprezzamento per il rapporto con le amministrazioni e cittadini umbri, che rivelano in media un approccio attento e consapevole a questi temi. Dato confermato da Lucia Cortini, secondo la quale “nella regione la sensibilità ai temi dell’efficienza energetica si sta sviluppando sempre di più. E per Spoleto incentivare la mobilità elettrica sarà un’occasione straordinaria per preservare l’ambiente circostante”.
Mulè ha poi dato la parola agli imprenditori privati, cominciando da Olga Urbani, che guida la Urbani Tartufi, azienda leader del settore con oltre il 60 per cento della produzione mondiale. L’azienda è nata 153 anni fa a Scheggino, a pochi chilometri da Spoleto: “Facciamo oggi oltre 600 prodotti tartufati” spiega Olga Urbani. “Abbiamo aperto sei filiali in America, che hanno trasformato l’azienda in una multinazionale da 70 milioni di fatturato all’anno”. “Come vi vedete tra dieci anni?” le ha domandato Mulè. “Ci vediamo molto attivi sul mercato cinese” risponde Urbani. “Vorrei che il tartufo entrasse nella loro cultura. A breve apriremo una filiale anche lì. E poi, in generale, mi piacerebbe democratizzare il tartufo: chiunque deve poter assaggiarlo almeno una volta nella vita”.
La parola è poi passata a Riccardo Cereda, direttore generale della Monini, altra azienda simbolo del territorio spoletino, che produce uno degli extravergine d’oliva più famosi d’Italia: “Il primo ingrediente per il nostro successo è la passione. La famiglia Monini è un grande esempio di attaccamento al territorio. Da tantissimi anni sponsorizziamo tutte le squadre della città. E poi siamo vicini al Festival dei due mondi, con il recupero di Casa Menotti, diventata una sorta di museo della manifestazione”. Infine i casi tecnologici: quello Solgenia, un’azienda che partita vent’anni fa in un sottoscala oggi vanta 150 dipendenti. E siamo in Usa, Messico e Canada”; e quello di Qfp, rappresantata dal fondatore Alberto Zuccari, che progetta sistemi robotizzati per la scansione tridimensionale e portelloni aerei e lavora, tra gli altri, per Augusta Westland, Fiat, Alenia. “Cerchiamo di puntare moltissimo sull’innovazione. Abbiamo una sede a Spoleto, dove lavorano molti giovani”. “Cosa chiedereste al territorio?”, domanda in chiusura Mulè “Incentivare la banda larga: per noi sarebbe un risparmio enorme. Diventerebbe un vero volano per Spoleto”.
Conclusa tra gli applausi la mattinata di dibattito, e dopo la consegna dei libri Mondadori all’Istituto alberghiero G.De Carolis, la carovana di Panorama d’Italia s’è spostata nel complesso di San Nicolò, dove la clef Giovanna Tomassoni ha tenuto il suo show-cooking a base di tartufo. Tra qualche ora, dopo un breve break, sarà la volta, sempre al San Nicolò, dell’intervista-show con il grande poanista Raphael Gualazzi per poi passare, alle 19,15, nel Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”, dove Vittorio Sgarbi terrà la sua lectio magistrais dal titolo: “Spoleto la splendida”. Infine, nella stessa sede, dalle 21, intervista pubblica di Piera Detassis – direttore di Ciak, con il cast di Don Matteo, a cominciare dal mattatore Terence Hill.
Il domani di Spoleto
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