Digitalizzazione in nove mesi per tesori culturali di Spoleto

Digitalizzazione in nove mesi per tesori culturali di Spoleto

Biblioteche, teatri e festival entrano nella Biblioteca Digitale

Spoleto avvia un ampio intervento per trasferire su supporto digitale una parte rilevante del proprio patrimonio culturale. L’operazione, sostenuta con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si inserisce nel programma di digitalizzazione promosso dalla Regione Umbria e coinvolgerà le biblioteche comunali Carducci e Carandente, il Teatro Lirico Sperimentale e il Festival dei Due Mondi.

La Biblioteca Carducci sarà sede operativa delle lavorazioni, dove verrà trattato materiale bibliografico, archivistico e documentario legato a arti, musica e spettacolo. Qui saranno acquisiti in formato digitale i manifesti storici del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti e del Teatro Caio Melisso Carla Fendi, i libretti di sala, i manoscritti musicali e i periodici d’epoca, con particolare attenzione a quelli pubblicati fino agli anni Cinquanta del Novecento.

Alla Biblioteca Carandente si procederà invece con la digitalizzazione degli archivi Carandente, del Premio Spoleto e delle opere e documenti relativi all’artista Leoncillo Leonardi. Parallelamente, il progetto comprenderà il riversamento in digitale di parte degli archivi del Teatro Lirico Sperimentale – tra cui manifesti, fotografie e locandine – e del Festival dei Due Mondi, con annuari, programmi di sala e locandine delle varie edizioni.

Complessivamente, l’iniziativa prevede circa 65.000 acquisizioni digitali, che confluiranno nella Biblioteca Digitale Italiana accessibile sul portale Internet Culturale. Le operazioni prenderanno il via nella seconda metà di settembre e si svilupperanno nell’arco di nove mesi.

A supporto dell’attività sarà coinvolto anche il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. Il Comune di Spoleto aveva infatti partecipato, lo scorso aprile, all’avviso pubblico emanato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali per attivare due progetti di ricerca destinati a giovani laureati nel campo della trasformazione digitale applicata alla cultura.

Uno dei percorsi di studio sarà focalizzato sul monitoraggio e sull’ottimizzazione dei processi produttivi legati alla digitalizzazione, mentre l’altro analizzerà la progettazione e lo sviluppo di servizi finalizzati all’uso, al riuso e alla valorizzazione del materiale digitale, in particolare in relazione ai documenti musicali. Due borsisti provenienti dall’ateneo romano seguiranno da vicino tutte le fasi operative.

In parallelo, prosegue anche il programma avviato dalla Sovrintendenza, finanziato tramite l’8 per mille, finalizzato alla digitalizzazione di ulteriori fondi della Biblioteca Carandente e del Fondo Miscellaneo (secoli XVI-XIX) custodito alla Carducci.

L’insieme di queste iniziative mira a preservare e rendere fruibile un patrimonio di grande rilevanza storica e artistica, garantendone conservazione e accessibilità a studiosi, appassionati e pubblico generale, in Italia e all’estero, attraverso piattaforme digitali di consultazione pubblica.

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