
Portrait, di Mehdi Kerkouche al Festival dei Due Mondi
Il Festival dei Due Mondi, noto per la sua ricca offerta artistica, ha aperto la sezione danza del suo primo weekend con una performance eccezionale. Il protagonista è Mehdi Kerkouche, un coreografo francese di origine algerina, che ha presentato il suo nuovo lavoro, “Portrait”, al Teatro Romano il 29 e 30 giugno.
Kerkouche, che a soli trentotto anni è già direttore del Centre Chorégraphique Nationale de Créteil et du Val-de-Marne dal 2023, ha un background artistico variegato. La sua carriera spazia dalla televisione al cinema, dal mondo del musical alla moda. La sua passione per la danza è nata in tenera età, quando imitava i video di Michael Jackson, Prince e Britney Spears che vedeva in televisione.
La sua storia è un esempio di riscatto contemporaneo. Nonostante si sia iscritto a un corso di danza, Kerkouche non ha mai smesso di esplorare il dialogo tra le culture, in particolare tra quella araba e quella francese. Questa doppia cultura è diventata una grande ricchezza per lui, ispirando le sue creazioni in modo sottile e amalgamando le differenze in lui.
Nel suo nuovo lavoro, “Portrait”, Kerkouche mette al centro le relazioni umane. Ha sviluppato l’idea di riunire in scena un gruppo di persone che non si sono scelte tra loro, ma che costituiscono un insieme nel quale le emozioni evolvono di continuo. Questo concetto si riflette sia nella “famiglia del cuore”, quella che ognuno di noi si costruisce al di là dei legami di sangue, sia nella famiglia biologica.
La sua ricerca artistica è anche una festa, ballata sulla musica pop di Lucie Antunes. Kerkouche vede il ballo come uno dei momenti più belli della vita, capace di toccare la gente, dagli spettatori più informati a quelli totalmente digiuni. Da direttore del Centro Coreografico Nazionale di Créteil, si pone la sfida di creare in Francia un ponte tra contemporaneo e balletto, flamenco e danza di strada, e nel più ampio spettro possibile, dai musei al circo contemporaneo.
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