
Al via l’edizione 2025 del concorso sul cortometraggio sociale
Selezionati 54 corti – Sono 54 i cortometraggi iscritti all’edizione 2025 del Premio Nickelodeon per il Cortometraggio Sociale, giunto quest’anno alla sua trentesima edizione. L’evento, patrocinato e sostenuto dal Comune di Spoleto, si svolge con il contributo del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) nei Comuni di Spoleto e Castel Ritaldi — parte integrante dei progetti promossi dal Ministero dell’Interno — e con il supporto del Banco Desio.
L’organizzazione ha espresso gratitudine verso tutti gli autori che hanno voluto affidare le proprie opere a questa edizione, confermando il valore e la risonanza della manifestazione nel panorama del cinema sociale italiano.
Come ogni anno, i cortometraggi iscritti saranno esaminati da più giurie, ciascuna con criteri e ambiti differenti, chiamate a svolgere un lavoro delicato e complesso vista l’elevata qualità delle opere in gara, sia sul piano contenutistico che sul piano tecnico.
Selezionati 54 corti
Il primo passaggio sarà affidato alla Giuria di Selezione, che individuerà i cortometraggi finalisti. Questi ultimi accederanno successivamente alle valutazioni delle giurie tematiche che assegneranno i premi previsti dal regolamento.
Tra i riconoscimenti in programma, il Premio “Giuria dei Giovani – Miglior Cortometraggio”, assegnato da studenti delle scuole medie e superiori di Spoleto, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e altri comuni limitrofi. L’iniziativa ha lo scopo di coinvolgere i più giovani in un percorso critico e formativo attraverso il linguaggio cinematografico.
Particolarmente significativa è la Giuria del Premio “Corto d’Evasione”, composta da persone detenute presso la Casa di Reclusione di Spoleto, con la collaborazione della direzione e degli operatori dell’istituto penitenziario, nonché dell’associazione di volontariato “I Miei Tempi”. Questa sezione si conferma elemento di forte impatto sociale, offrendo uno sguardo inedito e profondo sulle opere, filtrato dall’esperienza e dalla condizione dei giurati.
Altro premio di rilievo è il “Premio In Cammino”, affidato a una giuria di giovani migranti richiedenti asilo, attualmente ospiti dei servizi di accoglienza della Cooperativa Sociale Il Cerchio nei progetti SAI del Ministero dell’Interno nei territori di Spoleto e Castel Ritaldi. Una voce nuova, quella dei giovani stranieri, che arricchisce il dibattito culturale e sociale attorno ai cortometraggi in concorso.
Selezionati 54 corti
Completa il quadro la Giuria di Qualità, che conferirà il Premio “Città di Spoleto”, composta da personalità del mondo della cultura, della comunicazione e del Terzo Settore, chiamate a valutare le opere con un approccio più tecnico e professionale.
L’elenco dei 54 titoli iscritti comprende opere provenienti da tutta Italia, con autori affermati e giovani registi emergenti. Tra questi figurano titoli come Il filo rosso di Elisa Cherchi (Milano), La via del desiderio di Massimiliano Tedeschi (Corato, Bari), First They Came di Roberto Caprai (Aulla, Massa-Carrara) e Cheddar Bath di Giacomo Ariotti (Torino).
Numerose le opere provenienti dal Sud Italia, come Il Pettirosso di Luca Rodolico (Catania), Ragazzi nostri di Enrico Francese (Salerno), Profondo nero di Roberto Pili (Capoterra, Cagliari) e Sulla nostra pelle di Martino Chiti (Livorno). Non mancano produzioni collettive, come La panchina, realizzato dagli allievi di regia della Scuola di Cinema ZuccherArte di Genova, e lavori che uniscono più registi, come Falso Profilo di Marco Rota e Ivan Adami (Rosate, Milano).
Ampio lo spettro dei temi affrontati: immigrazione, carcere, disagio giovanile, integrazione, diversità, ambiente, conflitto generazionale e disabilità, in linea con la vocazione sociale del concorso. Il titolo La differenza che fa la differenza di Roberto Bascià (Manduria, Taranto), ad esempio, suggerisce un’impostazione educativa, mentre Trash New World di Alice Sottani (Vicenza) fa presagire una riflessione ambientale.
La selezione riflette la varietà di linguaggi e prospettive che animano il panorama del corto sociale italiano, testimoniando la vitalità di un settore che continua a rinnovarsi. Opere come Uroboro di Federico Cappabianca (Napoli), Anime Vive di Adam Selo (Napoli), Mediterraneo di Giovanni Raggi (Forlì) e Supereroi del trio Cossotto-Ramotti-Storero (Pinerolo, Torino) si affiancano ad altri lavori fortemente simbolici come La Resistenza dell’Impero Bianco di Rosa Francese (Terni).
Anche quest’anno il Premio Nickelodeon si conferma un’importante piattaforma per la promozione del cortometraggio d’impegno civile, valorizzando nuove voci del cinema italiano che scelgono di raccontare il presente attraverso storie brevi ma incisive.
Le scuole interessate a partecipare alla Giuria dei Giovani possono inoltrare la richiesta di adesione via e-mail all’organizzazione. La fase di selezione è ormai avviata e porterà, nelle prossime settimane, alla definizione delle opere finaliste che si contenderanno i vari riconoscimenti previsti per l’edizione 2025.
La cerimonia di premiazione, che si svolgerà come da tradizione nella città di Spoleto, concluderà un percorso che vede al centro il cinema come strumento di analisi, riflessione e crescita collettiva.
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