
Primo weekend di spettacoli tra applausi e sold out
Il Festival dei Due Mondi di Spoleto ha inaugurato la sua 58ª edizione con una partecipazione record, segnando un avvio intenso e ricco di entusiasmo da parte del pubblico. Ogni rappresentazione ha registrato il tutto esaurito, sottolineando l’attrattiva dell’evento culturale che quest’anno segna l’ultima direzione artistica di Monique Veaute.
Il debutto del 27 giugno al teatro Caio Melisso ha visto protagonista Umberto Orsini con “Prima del temporale”, spettacolo che ha fatto registrare il sold out in tutte le sue repliche. L’interpretazione dell’attore è stata accolta con grande calore e sarà riproposta in autunno al Teatro Argentina, confermando l’apprezzamento del pubblico.
La serata inaugurale ufficiale si è svolta al Teatro Nuovo Giancarlo Menotti con la prima italiana dell’opera “Hadrian” di Rufus Wainwright, compositore e cantante di fama internazionale. L’opera ha catturato l’interesse anche degli studiosi di musica, grazie a uno stile che pur innovativo si rifà alle radici della tradizione operistica. La scenografia, firmata da Robert Mapplethorpe, ha utilizzato proiezioni essenziali ma potenti, contribuendo a un allestimento visivamente incisivo. La risposta del pubblico è stata calorosa, con applausi prolungati e giudizi generalmente positivi riguardo alla complessità e originalità dell’opera.
Il giorno seguente, Rufus Wainwright ha offerto un concerto pop in Piazza Duomo, proponendo un repertorio che includeva brani celebri di autori come Elton John e Mina. L’esibizione ha conquistato la folla, che ha riservato all’artista un’ovazione prolungata.
La programmazione teatrale ha visto grande apprezzamento anche per “La Cosmicomica vita di Q” con Luca Marinelli, spettacolo andato in scena nello spazio San Simone. La rappresentazione ha suscitato forti emozioni e coinvolgimento, con numerosi spettatori visibilmente toccati all’uscita.
Festival di Spoleto
Nel settore danza, al Teatro Romano si è esibita la Sidney Dance Company con “Impermanence”, coreografia di Rafael Bonachela ispirata alle immagini della distruzione causata dagli incendi di Notre Dame e dell’Australia. La performance ha esplorato il contrasto tra bellezza e rovina, con movimenti intensi e profondi, riscuotendo una risposta entusiasta da parte del pubblico.
I tradizionali concerti di mezzogiorno, in memoria di Giancarlo Menotti, hanno registrato una notevole affluenza. Tra le novità spicca la partecipazione per la prima volta a Spoleto dei percussionisti della Scala, che hanno presentato un programma che spazia dal minimalismo americano al jazz, utilizzando strumenti non convenzionali per creare atmosfere sonore innovative.
Particolarmente apprezzato è stato anche il concerto di lieder con la soprano Sandrine Piau e il pianista David Kaudouch, che ha arricchito la rassegna musicale con una performance raffinata e intensa.
Infine, il Jazz Club di Palazzo Collicola, in collaborazione con Umbria Jazz, ha confermato il suo ruolo di appuntamento imprescindibile, replicando il successo ottenuto lo scorso anno.
Festival di Spoleto
Il primo fine settimana del Festival dei Due Mondi si chiude dunque con un bilancio positivo, caratterizzato da un’offerta artistica di alto livello e da un pubblico numeroso e coinvolto, confermando la manifestazione come uno degli eventi culturali più rilevanti in Italia e all’estero.
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