Spray for Change: un murale a Spoleto per il pianeta

Spray for Change: un murale a Spoleto per il pianeta

I giovani artisti lanciano un messaggio per la crisi climatica

“Non abbiamo le branchie, salviamo la terra dalla crisi climatica”

Questo è il messaggio lanciato dai ragazzi del campus Spray for Change attraverso un murale di nove metri realizzato nel cuore di Spoleto, in via Antonio Busetti. Un’opera collettiva che è molto più di un dipinto: è un atto di cittadinanza attiva, di consapevolezza e di arte urbana al servizio dell’ambiente.

Il progetto
Rassegna Artistic@mente, serie di laboratori creativi rivolti a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, promossa dalla cooperativa sociale Il Cerchio, in collaborazione con Associazione Bisse e L’Uovo di Colombo e con il sostegno del Dipartimento per le Politiche della Famiglia.

Opera lunga 9 metri, un messaggio globale
Nel corso del mese di luglio, un gruppo di giovani ha partecipato al laboratorio “Spray for Change” sotto la guida dell’illustratore digitale Pietro Elisei e degli educatori di Legambiente Spoleto. In un percorso durato circa 20 giorni, i ragazzi hanno progettato e realizzato un murale lungo 9 metri e alto 2 metri, diventato simbolo di impegno, creatività e partecipazione. Il gruppo ha scelto di concentrarsi sul tema del cambiamento climatico, lavorando sull’impatto che ha sul futuro delle nuove generazioni.

“Abbiamo scelto il murale come mezzo di comunicazione perché è d’impatto immediato nelle città e riesce a rappresentare con il disegno quello che esprimeresti con le parole”, racconta Sahoulé Sinibaldi, 14 anni, una delle partecipanti.

Un mondo sommerso con occhi dei più giovani
L’opera rappresenta una Spoleto sommersa dall’acqua, con un palombaro che surfa su un libro-skate, osservato da un bambino che sposta una tenda, come a voler guardare il futuro che lo aspetta.

“Abbiamo voluto dire che saranno i più giovani ad assistere a questo mondo sommerso se non si cambia rotta”, spiega Nicolò Vaglio, 16 anni.

Anche Matteo Mannaioli, 13 anni, aggiunge: “Il nostro messaggio è chiaro: c’è un solo pianeta e dobbiamo agire subito. Lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello dei mari non sono più scenari lontani, ma emergenze reali”.

Una tecnica semplice per un effetto potente
Il murale è stato realizzato con una tecnica mista, partendo da un bozzetto digitale proiettato sul muro, poi tracciato e dipinto utilizzando colori acrilici e tempere da esterno, stesi con pennelli su un fondo bianco. La palette è stata scelta con cura: toni freddi per lo sfondo a evocare l’acqua e l’emergenza climatica e colori caldi per mettere in risalto il soggetto e il messaggio.

Inclusione e partecipazione: arte che unisce
“Spray for Change” non è solo un laboratorio artistico, ma un vero e proprio esempio di integrazione sociale. Hanno partecipato ragazzi e ragazze di diversa provenienza e condizione, tra cui due sorelle afghane arrivate in Italia nel 2022, e un gruppo di giovani con disturbi del comportamento, affiancati da operatori specializzati. Un progetto capace di valorizzare le differenze, trasformandole in una ricchezza collettiva. La partecipazione è stata intensa anche oltre le ore di laboratorio. Molti ragazzi, accompagnati dalle famiglie, hanno continuato a lavorare al murale anche nelle ore serali, trasformando lo spazio di lavoro in un vero punto di ritrovo e condivisione.

Campagna social per diffondere il messaggio
Il progetto ha anche una forte componente digitale. I ragazzi, supportati da esperti di digital content, hanno documentato con i loro smartphone i momenti più significativi del processo creativo, dando vita a un reel che sarà pubblicato in simultanea su Instagram e Facebook.

L’appuntamento è fissato per venerdì 18 luglio alle ore 11.30, quando una vera e propria azione di marketing digitale diffonderà in rete il video realizzato: numerosi account personali e associativi condivideranno contemporaneamente il contenuto, trasformando un semplice gesto individuale in un’ondata collettiva di consapevolezza ambientale.

Spray for Change dimostra che l’arte, soprattutto se guidata dai giovani, può essere strumento potente per parlare di temi globali come il clima, la guerra e il futuro. In un’epoca in cui le emergenze sembrano lontane dalla vita quotidiana, un murale a Spoleto ci ricorda che il cambiamento inizia da noi – con un pennello, una parete e una buona idea.

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