
Festival Spoleto, con “Jeanne d’Arc au Bûcher” si conclude la sessantunesima edizione. Si è chiuso il sipario sulla sessantunesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Con l’ingresso a cavallo in piazza Duomo, dalla scalinata di Via dell’Arringo, dell’attrice Premio Oscar Marion Cotillard, sulle note dell’oratorio drammatico di Giovanna D’Arco al rogo, musica di Artur Honegger e regia di Benoit Jacquot, termina così il 2018 del festival spoletino. Uno spettacolo davvero suggestivo. Sul palco, l’Orchestra giovanile italiana diretta da Jeremie Rhorer e il coro delle voci bianche dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma.

Alla serata conclusiva erano presenti i rappresentanti di istituzioni locali e nazionali: il ministro della difesa Elisabetta Trenta, il sindaco Umberto De Augustinis, l’arcivescovo Renato Boccardo, la presidente della Regione Catiuscia Marini, Maria Teresa Venturini Fendi presidente della Fondazione Carla Fendi, oltre a Giorgio Ferrara e Adriana Asti. Alla fine uno pirotecnico di mezzanotte tra la chiesa di San Pietro e il Ponte delle Torri.
Sessanta spettacoli, 23 eventi, 21 mostre, 972 artisti, 146 allievi di accademie, 220 collaboratori tecnici di cui il 70% residenti a Spoleto per un totale di circa 75 mila spettatori e 100 mila presenze rilevate dalla mobilità alternativa. L’incasso al botteghino è stato di 620 mila euro, in linea con il bilancio di previsione. Lo ha detto il direttore artistico Giorgio Ferrara.
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