
Ultimo appuntamento della stagione con ‘Il Tè delle signore’ SPOLETO – Ultimo appuntamento della stagione con il “Tè delle signore – chiacchiere tra donne che hanno qualcosa da dire”. Giovedì 6 aprile, alle ore 17,30 a palazzo Collicola – (ingresso San Domenico), l’ospite d’onore è Adriana Gaggi, restauratrice. Il Tè delle signore, a cura dell’Associazione Teodelapio, si propone come omaggio alla cultura del tè e al contempo come piacere del racconto conviviale. Viene allestita una sala da tè aperta in cui le donne si riuniscono per parlare liberamente di attualità, di politica, di cultura, di questioni sociali, di costume, di problemi locali. Ogni incontro avrà un’ospite d’onore: una donna che illustrerà alle altre ospiti la sua attività particolare, le sue realizzazioni, i suoi progetti a fini di possibili collaborazioni o di semplice conoscenza.
Un’esperienza qualificata e multiforme che si è espressa in vari campi contraddistingue il curriculum di Adriana Gaggi che ha lavorato su materiale lapideo a Preci, Norcia, al Tempietto di Campello sul Clitunno e a Roma all’Arco degli Argentari e San Giorgio al Velabro. La sua attività di restauratrice si è esercitata anche su tantissime opere murali: in Umbria a Norcia nella Chiesa di San Salvatore, all’Abbazia di San Pietro in Valle-, al refettorio della Basilica di S. Maria degli Angeli e alla Basilica superiore di San Francesco, a Spoleto alla Cappella degli Eroli e abside del Duomo, alle Storie di Cristo , otto affreschi del Maestro delle Palazze ora collocati al Museo del Ducato e ancora a Orvieto, Cascia, Sellano, Terni, Scheggino, Foligno… e in tante città italiane, quali Roma(Palazzo Lateranense), Napoli ( Duomo), Chioggia, Matera, Viterbo, e Padova (affreschi di Giotto alla Cappella degli Scrovegni).
Rilevante il suo contributo di restauratrice anche sui dipinti su tela: a Spoleto, Norcia, Preci, Gubbio, Perugia, Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Gualdo Tadino e in numerose città italiane quali Roma, Ferrara, cimentandosi con opere del Perugino, Luca Signorelli, Andrea del Sarto, Scuola di Nicola Pisano, Alberto Sotio, Girolamo di Giovanni, Antonio Sparapane fino a Giovanni Boldini.
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