“I colori del ferro” di Giacomo Cintio in piazzetta di Via Plinio il Giovane a Spoleto

da Gino Goti
Giacomo Cintio, artigiano-artista spoletino molto originale, sta meravigliando per la sua creatività. Le sue opere sono firmate “I colori del ferro”, e tutto parte da una lastra di ferro, anche arrugginita, che lui con martello, scalpello, punteruoli e altri suoi arnesi segreti, personalizzati, inventati e realizzati da lui, riesce a trasformare a seconda del soggetto e di quanto la sua genialità gli suggerisce al momento in cui si rinchiude nel laboratorio: una specie di antro magico dove risuonano i battiti del martello sull’incudine o i soffi del mantice per alimentare il carbone ardente che rende più malleabile il ferro. Qui è nata la miniatura della “biga di Monteleone”, qui nascono le riproduzioni in scala ridotta di mulini a grano, mulini a olio, riproduzioni di officine con relative attrezzature funzionanti. Qui nascono pannelli dove a rilievo Giacomo riproduce vedute di Spoleto e di altre città dell’Umbria. Sulla piazzetta di Via Plinio il Giovane a Spoleto saranno presenti una cinquantina di opere riproducenti scorci di città umbre, copie di importanti sculture dell’antichità, i palazzi e le fontane di Spoleto, una splendida Venere di Samotracia. Nella mostra avranno spazio anche pannelli “etruschi” riproducenti momenti di vita dell’antico e ancora misterioso popolo che visse nella nostra regione. Tutti i pomeriggi di venerdì, sabato e domenica, intanto per la durata del Festival, poi si vedrà, dice Giacomo molto soddisfatto.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*