
Conclusa la tappa umbra del Job Tour per nuove assunzioni
Si è svolta ieri a Spoleto, presso l’Hotel dei Duchi Srl di Viale G. Matteotti, la tappa locale del McDonald’s Job Tour, il progetto itinerante finalizzato alla selezione di personale per le nuove aperture su scala nazionale. L’evento ha rappresentato l’avvio del processo di reclutamento per il ristorante che sarà inaugurato prossimamente nella città umbra.
L’azienda cerca 50 figure professionali da inserire nello staff del nuovo punto vendita. I candidati ideali dovranno possedere capacità di lavoro in team e propensione al contatto con il pubblico. Durante la giornata, i primi aspiranti hanno avuto l’opportunità di sostenere un colloquio individuale e di confrontarsi direttamente con dipendenti già attivi in altri ristoranti della catena.
I profili selezionati accederanno a un percorso formativo che consentirà loro di acquisire le competenze necessarie per svolgere le mansioni richieste. Le assunzioni avverranno con contratti part-time o full-time, in linea con le necessità organizzative del ristorante, e secondo quanto previsto dal contratto collettivo nazionale del settore turismo, che definisce anche i parametri retributivi basati sul monte ore settimanale.
Con questa nuova apertura, il numero di ristoranti McDonald’s nella provincia di Perugia salirà a dieci. La catena conferma così la propria strategia di espansione territoriale e consolidamento occupazionale, in linea con il piano annuale che prevede 5.000 nuove assunzioni a livello nazionale entro la fine del 2025.
Attualmente, McDonald’s gestisce oltre 750 ristoranti in tutta Italia, con una forza lavoro di circa 38.000 addetti. L’impresa punta su un ambiente inclusivo, con il 62% dei dipendenti costituito da donne, che occupano anche il 50% delle posizioni di store manager. Inoltre, il 55% dei lavoratori ha meno di 29 anni, mentre il 32% studia parallelamente all’impiego.
La catena investe oltre un milione di ore annue in attività formative, favorendo lo sviluppo professionale interno e garantendo stabilità occupazionale, testimoniata dal fatto che il 92% dei contratti è a tempo indeterminato.
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