Il gaming ancora protagonista nella conoscenza della storia e della cultura sul periodo della dominazione longobarda in Italia

Il gaming ancora protagonista conoscenza storia e della cultura

Il gaming ancora protagonista nella conoscenza della storia e della cultura sul periodo della dominazione longobarda in Italia

Sabato 13 aprile 2024 una giornata dedicata al gioco nelle città italiane del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia” con le due nuove mappe Longobarde per il videogioco Minecraft

Cuore ideale dell’iniziativa sarà la città di Spoleto, in Umbria, che domenica 14 aprile ospiterà anche una giornata di gioco di ruolo, all’insegna dell’avventura a tema longobardo “Prima che il Gallo canti”

Sabato 13 aprile 2024 le sette località del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” saranno in rete, in una giornata di gioco promossa con l’obiettivo di presentare ufficialmente al pubblico, in modo coordinato, le due nuove Mappe Longobarde ideate per il videogioco Minecraft.

Centro ideale dell’iniziativa, organizzata dall’Associazione Italia Langobardorum in collaborazione con Maker Camp, sarà la città umbra di Spoleto (Pg), dove sarà presente Danilo Chiodetti, presidente dell’Associazione Italia Langobardorum, in compagnia di Marco Vigelini, fondatore e CEO di Maker Camp.  

La manifestazione, che segnerà il lancio ufficiale delle due Mappe Longobarde per il videogioco Minecraft scaricabili gratuitamente online, prevede la presenza concomitante dei giocatori partecipanti, in ciascuna delle sette località del sito seriale UNESCO dei Longobardi in Italia (per le iscrizioni connettersi al link: https://longobardinitalia.it/eventi/minecraft-longobardi/), collegate tra loro per l’occasione in diretta streaming. Queste le sette sedi coinvolte nell’evento: l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD), il monastero di San Salvatore – Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium a Brescia, il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Torba e a Castelseprio (VA), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG), il Complesso di Santa Sofia a Benevento e il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG).

Quello dei Longobardi in Italia è uno dei pochi siti UNESCO ad aver intrapreso la via del gaming, una via innovativa, che mira alla valorizzazione dei luoghi coinvolti, e ad avvicinare le giovani generazioni e nuovi pubblici al patrimonio culturale e ai suoi valori”, sottolinea Danilo Chiodetti, presidente dell’associazione Italia Langobardorum. “Portare, ancora una volta, i Longobardi all’interno di un videogioco come Minecraft”, prosegue Chiodetti, “ci riempie di entusiasmo e siamo certi che, similmente al concorso per le scuole realizzato un paio di anni fa, sarà un successo eccezionale. Rivedere le 7 architetture costruite coi famosi “mattoncini” tipici di Minecraft e giocare tra i monumenti patrimonio mondiale ricostruiti, speriamo sia emozionante per gli utenti come lo è per noi.”

L’avventura virtuale porta i giocatori in una tipica città longobarda dell’VIII secolo in cui prendono vita i sette monumenti storici sparsi per la penisola, ricreando atmosfere e architetture di un tempo in stile Minecraft. Dotato di una bussola, il protagonista viene guidato attraverso antiche strade e botteghe, dove missioni speciali come il restauro della Chiesa di Santa Sofia, la protezione degli affreschi nella Basilica di San Salvatore, la rimozione della vegetazione invadente al Tempietto del Clitunno o affrontare strane presenze all’interno della grotta del Santuario di San Michele, diventano occasioni uniche per interagire con la storia.

Sarà anche necessario rinforzare le porte della città, creare mattoni al forno, raccogliere carbone per la forgiatura del ferro, tra le altre azioni, per contribuire al restauro e alla difesa dei monumenti. Queste attività non solo permettono ai monumenti di riacquistare il loro splendore originale all’interno dell’esperienza di gioco, ma offrono ai giocatori l’opportunità di imparare giocando, facendo rivivere la ricca eredità culturale dei Longobardi.

Sottolinea Marco Vigelini, CEO di Maker Camp: “Con una serie di punti d’interesse e dialoghi a tema, l’esperienza offerta dalla mappa dei Longobardi in Minecraft vuole trovare il giusto equilibrio tra divertimento e apprendimento storico, dove ogni missione diventa una lezione vivente di cultura e patrimonio. Un invito aperto a esplorare, imparare e proteggere insieme l’inestimabile passato longobardo, attraverso un’immersione totale nella storia e nelle tradizioni che hanno segnato un’epoca sfruttando le potenzialità di ingaggio del gaming.

Finalità delle mappe è quella di contribuire a diffondere la conoscenza del sito seriale UNESCO dei Longobardi in Italia tra le nuove generazioni e non solo, migliorando la comprensione del mondo culturale longobardo e ribaltando quella rappresentazione negativa dei Longobardi, associati all’idea di “barbarie” e di “decadenza”, che la storiografia recente ha smentito, sottolineandone la fondamentale capacità di aver assimilato la tradizione romana, la spiritualità del Cristianesimo, l’influenza Bizantina e i valori germanici, dando vita ad una nuova ed originale cultura.

La città di Spoleto, centro ideale dell’iniziativa di lancio delle Mappe Longobarde del 13 aprile, sarà alla ribalta anche nella giornata di domenica 14 aprile quando è prevista nel comune umbro una giornata di gioco di ruolo dedicata a “Prima che il Gallo canti”, l’avventura ispirata a “Dungeons & Dragons”, il gioco di ruolo fantasy più conosciuto al mondo, scaricabile per essere giocata dal pubblico anche in autonomia e prodotta dall’Associazione Italia Langobardorum in collaborazione con Gummy Industries.

Le Mappe Minecraft e l’evento di lancio si inseriscono nell’ambito del progetto “Longobardi in viaggio verso nuovi scenari” a valere sulla Legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”.

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