Ospedale di Spoleto, Bececco, bene documento unitario a difesa del presidio sanitario

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maria elena bececco

Ospedale di Spoleto, Bececco, bene documento unitario a difesa del presidio sanitario

Dall’opposizione sostegno ad azioni a difesa dell’ospedale cittadino “Spoleto è l’unica bandiera, no a divisioni maggioranza e opposizione”

Di Rossano Pastura

Chiediamo alla Regione, in maniera ferma e inequivocabile, di rivedere la scelta che vorrebbe la conversione del nostro ospedale in Covid Hospital” è quanto comunica in una nota Maria Elena Bececco, Capogruppo di Spoleto Popolare.

La questione nasce dalla decisione della Regione di istituire presso il nosocomio di Spoleto un centro per malati Covid. La decisione ha scatenato una vera e propria sollevazione, a partire dal Sindaco De Augustinis che  ha attaccato la Giunta Regionale e la stessa Presidente Tesei.

Il sindaco aveva tra l’altro annunciato una discussione in proposito nel corso del Consiglio Comunale che si sarebbe dovuto svolgere ieri, ma che è stato annullato. De Augustinis ha anche proposto l’approvazione di un documento unitario da inviare alla Regione che ribadisse il concetto: no alla trasformazione dell’Ospedale di Spoleto in centro Covid.

La battaglia è divenuta bipartisan, tanto che il testo del documento ha visto riportare tra le prime firme proprio quella di Maria Elena Bececco.

L’ospedale di Spoleto va tutelato e difeso. Vanno difesi i suoi servizi, i reparti, le professionalità, i medici, gli infermieri, il personale ospedaliero. E’ questo ciò che è necessario, imprescindibile per difendere la salute dei cittadini, l’immagine e la storia del nostro territorio e le sue prospettive future” ha fatto sapere la Bececco.

La battaglia sembra aver unito tutti, o quasi, gli esponenti politici della città del Festiva.

“Abbiamo il dovere di spenderci con ogni mezzo per questo obiettivo, che non è semplice campanilismo, ma la consapevolezza che non ci possono essere cittadini di serie A e di serie B e che il nostro territorio non può continuare ad essere spogliato dei suoi servizi fondamentali” continua la nota.

Da qui la motivazione con cui, di fronte alla possibilità che l’Ospedale possa diminuire la propria offerta di servizi, è stata condivisa la lettera di protesta da inviare alla Giunta Regionale: “Ho firmato quel testo con convinzioneha chiarito la Bececco -, poiché ci sono battaglie che vanno ben al di là dell’appartenenza politica; battaglie che devono trovare unità di intenti a prescindere dallo scranno che si occupa nell’emiciclo. Di più: questo documento avrà forza se e soltanto se riuscirà a dare alla Regione il segnale, netto e inequivocabile, che Spoleto è unita attorno al proprio Ospedale e che è pronta, se necessario, a manifestare questa sua unità con azioni eclatanti e collettive”.

La Capogruppo di Spoleto Popolare, pur ricordando di essere all’opposizione rispetto a chi amministra la città, e di aver manifestato la propria contrarietà verso quasi tutte le scelte operate dal primo cittadino, sottolinea che in questa occasione “non ho esitato a sottoscrivere un documento che il Sindaco stesso ha redatto nel giro di poche ore e poi sottoposto a tutti i consiglieri comunali“.

“Personalmente sono, al pari di tutti i miei concittadini, consapevole dell’emergenza entro la quale può portarci un ritorno massiccio del Covid. Ma proprio perché il rischio si fa concreto e reale, non dobbiamo consentire che esso si affronti senza un percorso condiviso, un confronto chiaro fra le istituzioni e una strategia che tenga conto delle complesse, e a volte fragili, situazioni locali” ha aggiunto la consigliera di opposizione.

Il problema sollevato con maggior forza, a questo punto, sembra quello della mancata condivisione del percorso che ha portato alla scelta del S. Matteo degli Infermi a presidio Covid.

Oggi non conta il partito, la lista, il colore – ha concluso Maria Elena BEcecco – oggi conta sentirsi parte di una comunità che va difesa con tutte le nostre forze. Mi auguro che quel documento porti in calce la firma di tutti i miei colleghi e che il senso di responsabilità, il senso di appartenenza e l’interesse collettivo guidino le azioni a salvaguardia del nostro Ospedale”.

La partita è appena iniziata, ma il tempo delle decisioni sta per scadere, il virus non aspetta.

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