La Pop Art arriva a Spoleto a Palazzo Bufalini Hyp Pop SPOLETO – La Pop Art arriva a Spoleto in uno dei confronti artistici più stimolanti degli ultimi anni. Il suo indiscusso maestro Andy Warhol (1928 Pittsburgh – 1987 New York) e Laurence Gartel (1956 a New York) uno dei più famosi esponenti della sua declinazione in “formato” digitale, si affrontano in un’inedita “sfida” al MAG MetaMorfosi Art Gallery di Piazza Duomo.
È stata inaugurata oggi a Spoleto la mostra “WARHOL vs GARTEL. HYP POP” che presenta cinquanta opere originali di entrambi gli artisti in esposizione a Palazzo Bufalini dal 22 dicembre 2016 al 2 aprile 2017. La mostra, prodotta e organizzata dall’Associazione Metamorfosi in collaborazione con Spirale di Idee e Artelite, e curata da Maurizio Vanni direttore del Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art), con il patrocinio del Comune di Spoleto e della Regione Umbria, vede confrontarsi due mondi affini, quello della Pop Art e dell’Arte Digitale, che hanno profondamente trasformato, dalla fine degli anni ’70 in poi, il comune senso dell’Arte.
Ad inaugurare la mostra Camilla Laureti, Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, Pietro Folena presidente dell’associazione MetaMorfosi, Maurizio Vanni, curatore della Mostra, il collezionista Maurizio Monticelli e il presidente dell’Associazione Spirale d’Idee Massimo Ferrarotti.
«Il loro obiettivo era quello di scoprire la verità e non la realtà, quell’essenza del mondo e delle cose che poteva giungere all’uomo solamente tramite i mezzi di comunicazione di massa –spiega il curatore. – Da una parte Polaroid, registratore, Photomaton e serigrafia per Warhol, dall’altra Apple Macintosh (con programma Mac Paint), Commodore Amiga (abbinato al programma Deluxe Paint), la stampante Art Color Ink-Jet di Xerox, le novità di Canon con la macchina fotografica 760, le stampanti a getto d’inchiostro e i primi scanner per Gartel: tecniche che contemplavano sempre più l’utilizzo della macchina e sempre meno il coinvolgimento diretto e “fisico” dell’artista».
Dopo il loro fortunato incontro, Andy Warhol e Laurence Gartel hanno sperimentato le potenzialità del mezzo digitale applicato all’arte. Gartel, lavorando sui software, ha trasformato fotografie, graffiti, dipinti in nuove ed inedite opere che hanno trovato uno spazio importante nel mondo dell’arte contemporanea, offrendo anche un notevole contributo al mondo della comunicazione pubblicitaria: le sue creazioni per Absolut Vodka, Philips Morris e Coca Cola sono ormai storia della pubblicità.
In mostra sono esposti acetati, litografie e stampe digitali, tra cui il suo famoso “Absolut Gartel”, che ricostruiscono l’importante contributo di questo artista. L’eredità di Andy Warhol è indiscussa e non trattabile: l’intero immaginario del contemporaneo, non solo artistico, è permeato delle sue immagini, moltiplicazioni del quotidiano che si trasforma in straordinario. In mostra serigrafie e litografie storiche, come il “Gianni Agnelli” del ’79 e il “Mao” dell’89. Ma anche la copertina dell’LP “The Velvet Underground & Nico” del 1967. La mostra però, non solo ripercorre la capacità di entrambi di indagare il mondo digitale con un estro da artisti di razza, ma riesce ad approfondire anche la distanza tra i due personaggi.
Di ognuno di loro, infatti, evidenza anche la peculiarità che ne rende indipendente e stilisticamente autonoma la produzione. Warhol con la sua irriverente moltiplicazione seriale dell’oggetto o del personaggio, Gartel con la sua capacità di proiettare al di là del presente e del reale le immagini che sceglie. «Non tutti gli elementi comuni ai due artisti sono simmetrici e corrispondenti – conclude il curatore – la Pop Art di Warhol perpetua in maniera impersonale e quasi maniacale le immagini proposte dai mass-media documentando, senza timore reverenziale.
La Hyper Pop di Gartel si nutre di immagini presenti nell’immaginario collettivo, ma non si limita a mitizzarle, bensì le proietta in futuri plausibili, in scenari immaginifici, in dimensioni realmente oniriche, in contesti che, seppur distanti da ciò che crediamo reale, appaiono stranamente iper familiari, iper evocativi, iper suggestivi, iper allusivi, iper quotidiani, iper comunicativi, iper fantasiosi e iper contemporanei”. La mostra WARHOL vs GARTEL. HYP POP non si ferma a Spoleto. Sempre con la cura di Maurizio Vanni dal 25 febbraio al 18 giugno 2017 sarà anche al Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art di Lucca: non un “doppione” della mostra spoletina ma un diverso percorso espositivo che racconta il rapporto tra Warhol e Gartel in 70 differenti opere. Da questo link è possibile scaricare le immagini di una selezione di opere in mostra: http://tinyurl.com/warholgartel
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