Arma dei carabinieri sequestra 18 reperti archeologici, denunciato il responsabile per ricettazione

Arma dei carabinieri sequestra 18 reperti archeologici, denunciato il responsabile per ricettazione

Nei giorni scorsi la Compagnia Carabinieri di Spoleto ha proceduto al sequestro di numerosi reperti archeologici di origine etrusca e di provenienza antica della Magna Grecia. Specificatamente i militari intervenuti all’interno di un’abitazione privata individuavano diverso materiale, di varia natura, quali vasi, piccoli contenitori utilizzati nell’antichità, monete e oggettistica varia che non lasciava dubbi sulla provenienza antica, ritenendo alcuni di questi materiali verosimilmente prossimi all’VIII secolo a.c..

L’attività “chirurgica” posta in essere dai Carabinieri di Cerreto di Spoleto è stata contraddistinta dall’intervento attento e specialistico del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia che provvedeva ad effettuare un pronto repertamento di tutta l’oggettistica posta sotto sequestro, catalogata individualmente per poi procedere alle successive verifiche nella Banca Dati di tutti i reperti trafugati, oggetto di furto e immessi sul mercato parallelo di vendita a cura di spregiudicati compratori.

I militari operanti dopo le opportune verifiche procedevano a deferire in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria l’uomo 61enne, trovato nella disponibilità di tutto il materiale sottoposto a sequestro.

L’individuo, dovrà rispondere dell’ipotesi di reato dell’art. 518 quater c.p. “ricettazione di beni culturali”. Le indagini proseguiranno, partendo proprio dal singolo repertamento degli oggetti fino ad una compiuta classificazione di tutti i materiali per la corretta collocazione geo-temporale, e quindi utile a descrivere dettagliatamente l’origine.

La persona oggetto nel controllo non era in grado di giustificarne il possesso e i 18 reperti venivano posti sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con conseguente conservazione a cura del Nucleo TPC di Perugia.

L’Arma dei Carabinieri ha una particolare attenzione per il patrimonio artistico della nazione a tal punto da avere nel proprio comparto di specialità un Reparto nazionale e territoriale che espleta la specifica prerogativa: il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Tale Comando è stato istituito nel 1969, precedendo in tal modo di un anno la “Convenzione Unesco” di Parigi del 1970, con la quale si invitavano, tra l’altro, gli Stati Membri ad adottare le opportune misure per impedire l’acquisizione di beni illecitamente esportati e favorire il recupero di quelli trafugati, nonché a istituire uno specifico servizio a ciò finalizzato.
Il Comando, inserito funzionalmente nell’ambito del Ministero della Cultura quale Ufficio di diretta collaborazione del Ministro, svolge compiti concernenti la sicurezza e la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale attraverso la prevenzione e la repressione delle violazioni alla legislazione di tutela dei beni culturali e paesaggistici.

Il particolare settore di tutela è un comparto di specialità che è stato affidato in via prioritaria all’Arma con Decreto del Ministero dell’Interno del 12 febbraio 1992, successivamente ribadito con Decreto del 28 aprile 2006 del medesimo Ministero, che, nel confermare il ruolo di preminenza dell’Arma nello specifico settore, ha attribuito al Comando CC TPC la funzione di polo di gravitazione informativa e di analisi a favore di tutte le Forze di Polizia.

Il Comando è composto da militari in possesso di qualificata preparazione, acquisita con la frequenza di specifici corsi in materia di “Tutela del Patrimonio Culturale”, organizzati d’intesa dal Ministero della Cultura che si occupa, con ramificazione su scala nazionale (16 Nuclei con competenza regionale o interregionale), a materie di Antiquariato, Archeologia, Falsificazione e Arte Contemporanea. Specificatamente nel territorio della Provincia è presente il Nucleo TPC dislocato a Perugia che opera fornendo il contributo qualificato in un settore ritenuto strategico dall’Arma.

Il TPC è invidiato a livello internazionale per la realizzazione di una specifica Task Force, “Caschi blu della Cultura” costituita da esperti e da militari altamente qualificati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), concepita per intervenire in aree colpite da emergenze, quali calamità o crisi prodotte dall’uomo, in una cornice di sicurezza, al fine di:

– salvaguardare i siti archeologici, i luoghi della cultura ed i beni culturali;

– contrastare il traffico internazionale di beni culturali illecitamente sottratti;

– supportare l’Autorità dei Paesi esteri richiedenti, nella predisposizione di misure atte a limitare i rischi che situazioni di crisi o emergenziali potrebbero arrecare al patrimonio culturale di quella Nazione.

Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.

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