Spoleto, ambiente e mobilità dolce motori per l’Umbria

I dati più aggiornati del settore evidenziano infatti come, in Europa, il Pil del solo settore della bikeconomy valga già decine di miliardi di euro (9 nella sola Germania)

Per Bicitalia.org la Spoleto-Assisi è la pista ciclabile più cliccata all'interno della categoria “piste ciclabili di qualità”

Spoleto, ambiente e mobilità dolce motori per l’Umbria
SPOLETO – Un appuntamento per evidenziare  come il forte legame tra patrimonio e risorse ambientali costituisca il motore dell’economia di un territorio: Sviluppumbria, in collaborazione con il Comune di Spoleto e la Regione Umbria, organizza, venerdì 12 maggio prossimo nel suggestivo scenario della Rocca Albornoziana di Spoleto, il convegno “Ambiente, sostenibilità e Turismo: risorse naturali e itinerari di mobilità dolce per la ricostruzione del tessuto economico e sociale”. Un’occasione per riflettere sul ruolo di leva economica di bikeconomy e itinerari naturalistici e religiosi.

Oltre ai rappresentanti della Regione Umbria e del Comune di Spoleto e al direttore generale di Sviluppumbria, Mauro Agostini, interverranno tra gli altri Alberto Fiorillo, responsabile Aree urbane e mobilità di Legambiente; Gloria Zavatta, esperta di sostenibilità ambientale che ha curato il programma Sostenibilità di Expo 2015 a Milano e Carlo Maria Medaglia, capo della Segreteria tecnica del ministro dell’Ambiente.

“Riuscire ad illustrare all’opinione pubblica e ai giornalisti i vantaggi, economici e sociali, insiti nella mobilità dolce e nella cosiddetta ‘economia della bicicletta’ è essenziale per rafforzare questo settore, che ha margini di crescita enormi e trova nella nostra regione il territorio ideale per svilupparsi” spiega Mauro Agostini, direttore generale di Sviluppumbria.

I dati più aggiornati del settore evidenziano infatti come, in Europa, il Pil del solo settore della bikeconomy valga già decine di miliardi di euro (9 nella sola Germania).

E Legambiente, nel suo 1° rapporto sulla ciclabilità in Italia, mostra come la mobilità dolce a pedali generi un fatturato di 6.206.587.766 euro. Un patrimonio nato dalla somma di produzione di bici e accessori, delle ciclovacanze e dell’insieme delle esternalità positive generate dai biker (come risparmio di carburante, benefit sanitari o riduzione di emissioni nocive).

“Il binomio tra uomo e natura, fattore identitario per Spoleto, è alla base di un approccio sperimentale e innovativo che l’Amministrazione ha seguito nella sua politica ambientale – ha spiegato l’assessore all’ambiente del Comune di Spoleto Vincenza Campagnani – La sua tutela e valorizzazione sono volani  per la ripresa economica dell’Umbria, e le iniziative di sviluppo della mobilità dolce sono strumenti indispensabili per la fruizione sostenibile del territorio”.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*