Un tributo ai sanitari di Spoleto: una paziente esprime la sua gratitudine

Un tributo ai sanitari di Spoleto: una paziente esprime gratitudine

Un tributo ai sanitari di Spoleto: una paziente esprime la sua gratitudine

Una storia di resilienza e cura: l’esperienza di una paziente con il sistema sanitario di Spoleto

Una paziente di Spoleto ha espresso la sua profonda gratitudine per l’assistenza sanitaria ricevuta, inviando una lettera di elogio e ringraziamento al direttore generale ff dell’Azienda Usl Umbria 2, dott. Piero Carsili. La sua esperienza mette in luce l’importanza del lavoro svolto dai sanitari dei servizi territoriali dell’azienda sanitaria, dal medico di medicina generale ai servizi ADI (assistenza domiciliare integrata del distretto), fino alla Pneumologia, e dai reparti ospedalieri di Oncoematologia e Radioterapia Oncologica di Spoleto e dell’Azienda Ospedaliera di Terni.

La paziente ha raccontato la sua storia, iniziata nel gennaio del 2020, quando le è stato diagnosticato un adenocarcinoma al polmone destro con ripetizione pleurica, inoperabile. Su consiglio del suo medico curante, dott. Danilo Gioacchini, ha deciso di curarsi a Spoleto, seguita dalla dott.ssa Maura Betti presso il reparto di Oncoematologia del ‘San Matteo degli Infermi’.

Durante il suo percorso di cura, che ha incluso l’immunoterapia e diversi tipi di chemioterapia, ha affrontato un periodo difficile, sia per la sua situazione generale che per gli effetti collaterali delle terapie. Tuttavia, ha ricevuto l’assistenza e il sostegno del servizio domiciliare ADI del distretto di Spoleto Usl Umbria 2, diretto dalla dott.ssa Simonetta Antinarelli, che ha svolto un ruolo fondamentale nel suo percorso di cura.

Nel 2022, la paziente è stata inoltre trattata con la radioterapia stereotassica presso il reparto di Radioncologia dell’Azienda Ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, seguita prima dal dott. Ernesto Maranzano e poi dal dott. Fabio Trippa. Ha sottolineato l’importanza della sinergia tra i servizi di Oncoematologia e di Radioterapia dell’ospedale di Spoleto nel suo percorso di cura.

La sua storia è un tributo al lavoro svolto dai sanitari di Spoleto e un esempio di come l’assistenza sanitaria possa fare la differenza nella vita di una persona. La sua gratitudine è un riconoscimento del loro impegno e dedizione.

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