Conserva trasforma Spoleto in un laboratorio del tempo

Conserva trasforma Spoleto in un laboratorio del tempo

Tra cibo, arte e memoria un viaggio nella cultura della cura

A Spoleto torna Conserva 2025, il salone nazionale dedicato all’arte della conservazione, che dall’11 al 13 ottobre animerà il centro storico con incontri, degustazioni, laboratori e mostre. L’evento, ideato da Anna7Poste Eventi & Comunicazione e promosso insieme al Comune di Spoleto con il sostegno della Regione Umbria e del GAL Valle Umbra e Sibillini, amplia quest’anno il proprio orizzonte, intrecciando la tutela del cibo e la salvaguardia dei beni culturali in un racconto condiviso di memoria, territorio e identità. La fonte del comunicato, Anna7Poste Eventi & Comunicazione, sottolinea come Conserva sia ormai un punto di riferimento nazionale nel dialogo tra tradizione e innovazione.

Il Complesso monumentale di San Nicolò sarà il cuore pulsante di tre giornate in cui si confronteranno produttori, chef, restauratori e studiosi per esplorare la cultura della conservazione in tutte le sue sfumature: alimentare, artistica, ambientale e spirituale. Conserva invita il pubblico a rallentare, a riflettere sul tempo e sul valore di ciò che si tramanda, con una prospettiva che unisce le radici del passato alla ricerca contemporanea.

L’edizione 2025 si apre con un’idea di conservazione come gesto civile e culturale. Accanto al cibo sotto vetro e alle tecniche di fermentazione, trovano spazio la cura dei beni artistici e il rispetto per il paesaggio. La manifestazione, che lo scorso anno aveva già riscosso un forte successo, si propone ora come salone diffuso dove l’esperienza sensoriale incontra il pensiero critico, trasformando Spoleto in un laboratorio di cultura viva.

Anna Setteposte, ideatrice e direttrice dell’iniziativa, sottolinea come Conserva “rappresenti il valore del tempo e della cura”, unendo mondi solo in apparenza distanti: quello delle fermentazioni naturali e quello del restauro. L’assessore Giovanni Maria Angelini Paroli ricorda come il progetto abbia saputo fondere innovazione e tradizione, proponendo un modello di valorizzazione territoriale capace di parlare a un pubblico vasto e trasversale.

Il GAL Valle Umbra e Sibillini, attraverso il proprio programma di sviluppo rurale 2023–2027, conferma il sostegno all’iniziativa. Il direttore Davide Fongoli ha evidenziato che Conserva “incarna perfettamente lo spirito della nuova programmazione”, poiché promuove una partecipazione attiva delle comunità e una rinnovata consapevolezza sul patrimonio culturale e umano.

Nei tre giorni di manifestazione, il percorso di Conserva si snoderà tra degustazioni, mostre, itinerari e laboratori ospitati tra il Chiostro di San Nicolò, le domus romane, i musei e le piazze del centro storico. Ogni luogo diventerà teatro di esperienze condivise, dove i visitatori potranno conoscere e sperimentare antiche tecniche di conservazione e le nuove frontiere della ricerca scientifica applicata al cibo.

Uno degli appuntamenti più attesi è la mostra “conservArte”, curata da Adelinda Allegretti in collaborazione con l’Istituto Italiano Design di Perugia. L’esposizione riunisce le iconiche serigrafie Campbell’s Soup di Andy Warhol, simbolo della Pop Art e del legame fra consumo e memoria, insieme alle opere di Botero, Kusama, Banksy, Policastro, Wonder, Ramos e Wesselmann. Una selezione che mette in dialogo cibo, arte e cultura visiva, interpretando la conservazione come linguaggio creativo e come gesto di resistenza al tempo.

Accanto alle arti visive, la rassegna apre una finestra sulla conservazione del patrimonio culturale grazie alla collaborazione con Coo.Be.C., Tecnireco e Maggioli Cultura. Previsti itinerari urbani, aperture straordinarie e incontri con restauratori che racconteranno il dietro le quinte dei laboratori di recupero di opere e architetture. Un’occasione per comprendere come la cura del passato diventi una risorsa per il futuro.

Sul fronte alimentare, il focus rimane la valorizzazione delle tecniche tradizionali e la loro attualizzazione in chiave sostenibile. Dai fermentati di Carlo Nesler, figura di riferimento internazionale, ai talk di Daniele Paci dedicati alla sicurezza alimentare, passando per i laboratori su lievito madre, miele e insaporitori naturali: Conserva sarà un crocevia di saperi e pratiche condivise.

Il convegno “ConservAzione”, in programma lunedì 13 ottobre, riunirà esperti come Guido Farinelli, Daniele Paci, Carlo Nesler e lo chef Tommaso Tonioni in un confronto su tempo, memoria, cultura e cibo, moderato dal giornalista Maurizio Pescari. L’appuntamento offrirà spunti per riflettere sulle nuove direzioni della conservazione in una società in rapido mutamento.

Conserva 2025 si propone quindi come molto più di un salone tematico: un’esperienza collettiva dove la sostenibilità, la qualità e la lotta allo spreco diventano strumenti per ripensare la relazione tra uomo, ambiente e tradizione. Un evento che intreccia il sapere delle mani e quello della mente, il gesto del conservare e l’emozione del tramandare.

La città di Spoleto, con la sua rete di musei, chiese e laboratori, diventa così un grande contenitore di memoria viva, capace di raccontare il valore della cura in ogni sua forma. Il progetto vuole mostrare come la conservazione, da gesto domestico o tecnico, possa trasformarsi in un atto culturale e civile, in grado di generare nuove connessioni tra turismo, impresa e ricerca.

Nel solco tracciato dalla prima edizione, Conserva 2025 consolida il proprio ruolo di piattaforma nazionale di confronto tra artigianato alimentare, cultura scientifica e tutela ambientale. L’evento racconta il “tempo che resta”, celebrando ciò che unisce passato e futuro, memoria e innovazione.

Dal barattolo alle opere d’arte, tutto diventa parte di un unico dialogo tra materia e spirito, che fa di Spoleto un punto d’incontro tra tradizione e contemporaneità. Il programma completo è disponibile sui canali ufficiali dell’organizzazione.

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