Sospeso l’affidamento in prova: arrestato un uomo di 47 anni

Il Magistrato dispone la carcerazione per violazione delle prescrizioni

Sospeso l'affidamento in prova: arrestato un uomo di 47 anni

Sospeso l’affidamento in prova: arrestato un uomo di 47 anni

La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 47 anni dopo che il Magistrato di Sorveglianza ha disposto la revoca dell’affidamento in prova ai servizi sociali, a seguito della violazione delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria. Gli agenti del Commissariato di Spoleto hanno eseguito l’ordine di carcerazione, emesso in base al comportamento dell’uomo, che si è reso incompatibile con la misura alternativa a cui era sottoposto.

Il condannato, nato nel 1977, aveva già ricevuto una sentenza che prevedeva due anni di reclusione. Tuttavia, in un primo momento, gli era stata concessa la possibilità di scontare la pena attraverso l’affidamento in prova, una misura che prevede l’inserimento dell’individuo in un percorso di riabilitazione e controllo. L’uomo, infatti, era stato collocato in una comunità terapeutica a Spoleto. Questa alternativa alla detenzione in carcere richiede che il soggetto rispetti determinate regole stabilite dall’autorità giudiziaria, finalizzate a garantire la sicurezza della comunità e il reinserimento del condannato.

Il 47enne, però, ha contravvenuto a tali prescrizioni. Durante il periodo di affidamento, è stato sorpreso in compagnia di persone con precedenti di polizia. Questo comportamento ha rappresentato una violazione diretta delle regole imposte, compromettendo la prosecuzione della misura alternativa. La presenza di frequentazioni inadeguate, considerate pericolose o comunque non compatibili con il percorso di riabilitazione previsto, ha portato le autorità a riconsiderare l’efficacia della misura.

Il Magistrato di Sorveglianza presso l’Ufficio di Sorveglianza di Spoleto ha valutato il comportamento dell’uomo e ha deciso di interrompere il percorso alternativo, giudicando la misura dell’affidamento in prova non più adeguata. La decisione ha portato all’emissione di un decreto che disponeva l’immediato arresto e l’accompagnamento del condannato in carcere. L’uomo è stato informato della sospensione della misura e subito dopo è stato arrestato dagli agenti del Commissariato locale, che hanno provveduto a condurlo presso la Casa Circondariale di Spoleto.

Questo arresto rappresenta un esempio delle conseguenze che possono derivare dalla mancata osservanza delle condizioni imposte durante le misure alternative alla detenzione. Il sistema dell’affidamento in prova ai servizi sociali ha lo scopo di favorire il reinserimento sociale delle persone condannate, ma richiede il rispetto rigoroso delle regole stabilite. In caso di violazioni, come dimostrato da questo episodio, l’autorità giudiziaria può revocare la misura e disporre il ritorno in carcere.

In questo caso, la condotta del condannato, contraria alle disposizioni previste, ha reso impossibile la prosecuzione dell’affidamento. La scelta di frequentare persone con precedenti di polizia ha evidenziato una mancanza di impegno nel percorso di riabilitazione, portando alla conclusione che la permanenza all’interno della comunità terapeutica non fosse più idonea.

L’uomo, ora detenuto, sconterà la restante parte della pena in carcere. Il caso sottolinea l’importanza del rispetto delle condizioni imposte dalle misure alternative e le conseguenze che possono derivare da comportamenti non conformi.

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