Umbria, la banda larghissima spalanca le porte allo sviluppo

L’infrastruttura digitale creata da Open Fiber, la nuova campagna di supercontatori elettronici dell’Enel, sono conferma del fatto che l’Umbria attrae investimenti e fiducia nel futur

Umbria, la banda larghissima spalanca le porte allo sviluppo

Umbria, la banda larghissima spalanca le porte allo sviluppo

SPOLETO – “L’Italia riparte dall’Umbria”, suonava il titolo della tavola rotonda di ieri mattina prevista dal palinsesto di Panorama d’Italia: e davvero l’Italia sta per molti versi ripartendo dall’Umbria. Lo ha per esempio spiegato bene Stefano Paggi di Open Fiber, la società controllata da Cassa depositi e Prestiti e da Enel che sta cablando il Paese e che ha cominciato proprio dall’Umbria: la banda larga è il sistema nervoso dell’economia, quindi è un’infrastruttura imprescindibile.

Al miglioramento dei servizi e all’efficienza energetica che può avere ricadute interessanti sull’intero territorio si sta dedicando anche Christian d’Adamo, responsabile del progetto Contatore elettronico e-distribuzione di Enel che attraverso l’uso dei big data, degli analytics, della domotica, spinge verso lo sviluppo di sistemi di efficientamento futuro delle reti.

Ma la manifattura non basta, occorre rilanciare il turismo: e Laura Tulli, presidente della Sezione Spoleto-Valnerina di Confindustria Umbria, conferma le ottime prospettive di ripresa del comparto turistico nonostante il sisma. Il tema critico resta tuttavia quello della viabilità, “in un contesto altamente penalizzato, dove il collegamento con le grandi città ha sempre tempi elevatissimi, dove la rete ferroviaria è inadeguata e dove la struttura aeroportuale opera con grande fatica”.

Dello stesso avviso Marco Caprai, presidente Confagricoltura Umbria, che nel rafforzare le tesi della Tulli, afferma che “l’Umbria ha bisogno di comunicare, di diventare una destinazione autentica, una “prima” destinazione”. “Quello che abbiamo deve essere messo in sinergia per creare l’opportunità di ridare collegamenti stradali adeguati in tutte le direzioni, soprattutto a Norcia, per agevolare il turismo e il commercio, compresa la ferrovia” aggiunge Zefferino Monini, presidente Monini Spa. Per Angelo Failla di Ibm, “la ripresa economica, lo sviluppo del territorio, l’industria 4.0 di cui oggi tanto si parla, non possono prescindere dal coinvolgimento degli altri attori della società civile. E noi facciamo proprio questo, intercettando le esigenze e creando un contatto tra i due mondi”.

Mentre Sergio Zinni, presidente della Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre, ha sottolineato che “negli ultimi anni le fondazioni hanno avuto un ruolo fondamentale nel compensare gli effetti della crisi economico-finanziaria e con grande soddisfazione siamo riusciti a far fronte alle tante richieste. Poi c’è stato il terremoto, e ci siamo messi subito a disposizione dei comuni, per esempio acquisendo i moduli abitativi per le scuole”.

Manifattura, turismo e commercio. E l’innovazione? Quella più avanzata la fanno le start-up, di cui si è pure parlato a lungo, a Panorama d’Italia. “In questa città l’antico e il contemporaneo convivono molto bene – ha esordito Camilla Laureti, assessore alla cultura del comune di Spoleto – Incontro spesso i giovani e nuovi imprenditori per sentire quali sono le loro esigenze. Li aiutiamo, per quello che è nelle nostre possibilità, attraverso incubatori, il coworking e la disponibilità di spazi adatti alle loro possibilità.

È un’onda, quella dell’innovazione, che questa città non deve farsi scappare”. Il ruolo della formazione è stato sottolineato via Skype da Danilo Iervolino, fondatore e presidente dell’Università telematica Pegaso, che ha annunciato la prossima apertura di una sede in città. Mentre Ludovica Scarfì, ecosystem development manager di Ibm Italia, ha sottolineato come il futuri passi attraverso la digitalizzazione.

Anche Enel è stata tra le prime grandi aziende italiane ad accogliere al suo interno le start up: “Sono più di tre anni che lavoriamo sull’open innovation”, ha raccontato Luca Seletto, responsabile delle External Startup Initiatives del gruppo, mentre Digital magics le start up le sceglie davvero: “Ogni anno – ha spiegato Layla Pavone, ad Industry e Innovation della società – vediamo 1.500 progetti, li selezioniamo e ne incubiamo una quindicina. Li seguiamo da vicino e li facciamo crescere fino a quando non ottengono un investimento per lo sviluppo”. Alla fine, la giuria ha premiato la start-up Sentetic, specializzata nella produzione di sistemi di intelligenza artificiale per l’industria 4.0.

Nel pomeriggio largo al tema dell’assistenza farmaceutica con i convegno organizzato da Panorama con Teva Italia sull’ “efficacia dei farmaci equivalenti tra pregiudizi e opportunità”. Tra le curiosità emerse, quella che ci sono 16 milioni e mezzo di euro di spesa sanitaria delle famiglie umbre che l’anno scorso avrebbero potuto essere risparmiati se i cittadini avessero scelto di curarsi con farmaci equivalenti puri, anziché con farmaci equivalenti “brand”, quelli cioè che hanno nomi famosi ma contenuti chimici del tutto simili agli altri. E’ un dato che la dice lunga sulla possibilità di “ottimizzare” non solo la spesa sanitaria pubblica ma anche quella dei privati.

Per Salvatore Butti, che nell’ambito della multinazionale Teva Italia è responsabile dell’unità specializzata sui farmaci generici, “ci sono fattori culturali e distributivi a determinare questo sotto-utilizzo che vanno superati. Si pensi che negli Stati Uniti il consumo di farmaci equivalenti arriva all’85% del totale, mentre in Italia si passa dal 41% di alcune Regioni come il Trentino Alto Adige al 19% di Campania e Calabria, e la media nazionale è ancora molto lontana da quella europea e l’Umbria si colloca a metà classifica. Detto questo, se in Italia non si consumassero farmaci equivalenti nella misura pur ancora insoddisfacente che abbiamo visto, la spesa sanitaria complessiva sarebbe di 4 miliardi maggiore”.

A chiudere una giornata densa di impegni, due eventi più leggeri: uno straordinario aperitivo al tartufo, con Urbani; e un concerto per l’Umbria con Giovanni Allevi, Nicolò Agliardi e Filippo Graziani al Teatro Nuovo.

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