
Auro e Celso Ceccobelli, le ultime opere in esposizione a Spoleto
Auro e Celso Ceccobelli presentano, a partire dal 29 di Giugno, a Spoleto presso l’Albergo Albornoz un’esposizione di cinque sculture polimateriche con emissione di musica liquida; l’esposizione è visitabile fino a Settembre 2019.
Questi artisti gemelli Tuderti operano nel campo dell’Arte Contemporanea creando sculture performative, video d’arte e ceramiche Raku.
Le ultime opere di Auro e Celso Ceccobelli sono sculture performative ”post-apocalittiche”, realizzate con oggetti di scarto della nostra società (consumistica), con inserti di strutture vegetali e con voci della natura emesse da musica liquida; archeologie contemporanee trasformate poeticamente, fino a diventare rinnovate macchine celibi, in equilibrio tra avanzata tecnologia, propria del mondo capitalistico e Natura.
Bibliografia breve
Auro e Celso Ceccobelli (nati a Roma il 12 maggio 1986) vivono a Todi e lavorano a quattro mani, usciti dall’Istituto d’Arte di Deruta hanno frequentato, l’Università di Perugia, Lettere e Filosofia, sono assistenti di Bruno Ceccobelli. Attivi nel settore dell’arte dal 2001, sperimentando con i vari materiali le diverse tecniche scultoree, sperimentano la videoarte (la loro raccolta video si intitola ”doCumentArti”), e contemporaneamente anche la ceramica apprendendo nel 2004 la tecnica del Raku dal maestro Enzo Tilia, ed ogni anno tengono, nel loro studio, corsi di ceramica Raku seguiti sia da neofiti che da artisti d’Arte Contemporanea che vogliono sperimentare questa tecnica poco conusciuta; hanno lavorato con artisti quali: Gianni Dessì, Giuseppe Gallo e Stefano Di Stasio, Nini Mulas e Mario Consiglio.
Nel 2013 si sono messi alla prova utilizzando le fibre resinate: carbonio, kevlar, titanio e vetro per modellare sculture e skate funzionanti.
Dal 2016 hanno realizzato sculture in metallo di sapore post-apocalittico, riassemblando vecchi meccanismi derivati da bici, moto e auto, archeologie contemporanee.
Nel 2017 defeniscono il loro fare ”Arte Garaggesca” tra rottami recuperati di macchine e suoni della natura, nel catalogo ”Motore Universale” del 2018 è presente un testo critico introduttivo di Mario Diacono.
Nella Videoarte Auro e Celso sviluppano autonomamente tutte le varie fasi, dalle riprese alle composizioni musicali, e al montaggio: la predisposizione a fare video proviene da una passione condivisa con il loro nonno materno Toni Fabris (1915-1989), scultore, che utilizzò la pellicola 35 mm, facendo cortometraggi sperimentali con la tecnica della “Cineplastica” o “Scultura Animata” a “Passo Uno”. già nel 1937. Le altre grandi influenze sono state quella del loro papà Bruno Ceccobelli, che negli anni ’70 realizzava video-performance, oppure dipingeva direttamente sulla pellicola vuota intervenendo anche con la tecnica del collage plastico; e quella poi del video artista Theo Eshetu che realizzò nel 1989 il film “Nativity”, commissionato per celebrare la loro nascita.
Tra i più importanti artisti ripresi al lavoro ci sono Jannis Kounellis, Gianfranco Baruchello, alla Fondazione VOLUME! di Roma, Enzo Cucchi ripreso per la Galleria Bibo’s Place di Todi e Beverly Pepper mentre illustra il procedimento della fusione delle sue colossali opere in ferro. ”Trentennale Pastificio Cerere 1983-2013” è un documento realizzato in collaborazione con il fotografo Ottavio Celestino; Nel 2014 si susseguono: la rivisitazione della mostra dell’artista Luca Maria Patella, alla galleria ”La nuova pesa”, l’omaggio scultoreo che Gianni Dessì fa per Mario Schifano, una rappresentazione video ”Batte Botte” ispirato alla poesia di Dino Campana letta daAlessandro Cucchi, e ”Pupille” che documenta gli utimi lavori in bitume di Bruno Ceccobelli. ”Guardiana” è lo spettacolo teatrale prodotto da Lorenzo Zichichi, di e con Francesca Merloni, con la partecipazione di Gianmarco Tognazzi e con le musiche composte e interpretate da Remo Anzovino, che li ha coinvolti nelle riprese in tutta Italia, nel 2017, con 37 rappresentazioni.
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