Denunciati due truffatori per acquisti con assegni rubati nel centro Italia

Denunciati due truffatori per acquisti con assegni rubati nel centro Italia

Denunciati due truffatori per acquisti con assegni rubati nel centro Italia

Due truffatori, seriali che aveva colpito in tutto il Centro Italia, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato del Commissariato di Spoleto.

Due le truffe commesse nello Spoletino ed una nel Folignate che hanno fruttato ai due malviventi circa 20.000,00 euro in merce non pagata di elementi di arredi/accessori bagno, termoidraulica ed elettrodomestici. Quattro in tutto le imprese locali coinvolte ma si sospetta che il giro sia molto più ampio infatti, non appena concluso l’affare truffaldino, i malviventi si facevano preparare un “timbro da tavolo” con i dati fiscali dell’impresa raggirata che poi utilizzavano per la successiva truffa ai danni di altre ditte del settore che con quella avevano rapporti.

Pregiudicati romani, classe 1974 e 1977, erano soliti presentarsi, sotto falso nome ed alla guida di furgoni noleggiati, per fare acquisti di diverse migliaia di euro.

Una volta caricata la merce, pagavano gli ignari commercianti con assegni bancari che successivamente risultavano essere rubati. La truffa era piuttosto articolata, in quanto i due malfattori si presentavano nei punti vendita dopo intensi contatti telefonici e a nome di ditte o attività referenziate come “buoni clienti/pagatori”.

All’atto del pagamento erano soliti mostrare un carnet d’assegni dal quale ne staccavano e compilavano uno, non prima di aver apposto il timbro con ragione sociale e partita iva uguale, in tutto e per tutto, all’originale dell’effettiva ed ignara impresa alla quale si erano sostituiti e per la quale dichiaravano di lavorare.

L’acquisto ed il pagamento avvenivano sempre in tarda serata, durante la fase di chiusura del negozio, in modo che fosse impossibile il controllo immediato del titolo di credito al portatore.

L’indagine ha permesso di individuare i due truffatori (e ricettatori di assegni rubati) raggiunti a Roma dagli investigatori spoletini.

Nei loro confronti sono scattate le perquisizioni domiciliari, eseguite in diverse località della Capitale e la consequenziale denuncia alla Procura di Spoleto; per il momento ad entrambi sono stati attribuiti decine di raggiri della stessa specie nelle città di Roma, Frosinone, Velletri, Tuscania, Grosseto ed in altre città ma sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare eventuali altri complici e persone che potrebbero averli in qualche modo agevolati nello loro scorribande.

Nel frattempo, l’ideatore dei raggiri e capo del “duo truffaldino”, è stato tradotto in carcere poiché colpito da ordine di carcerazione per l’espiazione di una pena di 5 anni e mezzo di reclusione.

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