Due Uomini e una Donna Deferiti per Maltrattamenti in Famiglia a Giano

I Carabinieri di Spoleto e Giano dell'Umbria hanno deferito due uomini e una donna, tutti di origine macedone, per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.

Due Uomini e una Donna Deferiti Maltrattamenti Famiglia a Giano

Due Uomini e una Donna Deferiti per Maltrattamenti in Famiglia a Giano

I Carabinieri della Compagnia di Spoleto e della Stazione di Giano dell’Umbria hanno recentemente deferito in stato di libertà due uomini di 45 e 21 anni e una donna di 45 anni, tutti di origine macedone. Sono ritenuti responsabili di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.

La segnalazione è arrivata ai militari da parte della dirigente della scuola frequentata da una studentessa nata nel 2005. La giovane, esasperata dalle continue violenze subite da padre e fratello maggiore, ha deciso di chiedere aiuto. Ha raccontato di essere vittima da anni di violenze verbali, psicologiche e fisiche da parte dei familiari, che le avrebbero impedito di frequentare un ragazzo di cui si era innamorata.

In un episodio particolarmente grave, la ragazza è stata minacciata di morte dal fratello e in un’altra occasione è stata aggredita fisicamente dal padre, che l’ha colpita con pugni al capo e alla spalla. A seguito dell’aggressione, la giovane ha dovuto ricorrere alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Foligno, dove è stata dimessa con una prognosi di guarigione di dieci giorni.

Dopo aver ricevuto la denuncia, i Carabinieri hanno immediatamente attivato il protocollo del “Codice Rosso”, un importante strumento giuridico introdotto nel 2019 per proteggere le vittime di violenza di genere. Questo ha permesso di mettere immediatamente in sicurezza la vittima.

L’indagine condotta dai militari ha portato al deferimento in stato di libertà dei due uomini e della donna alla Procura della Repubblica di Spoleto. Inoltre, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata applicata nei confronti degli indagati la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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