Picchia il padre e dà una bottigliata in testa al fratello

Soggetto dedito al consumo di sostanze alcoliche e stupefacenti

Picchia il padre e dà una bottigliata in testa al fratello, vai da casa

Picchia il padre e dà una bottigliata in testa al fratello, vai da casa

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Spoleto hanno dato esecuzione a un’ordinanza con la quale è stata disposta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Spoleto, nei confronti di un cittadino italiano – classe 1980 – indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Infatti, secondo quanto riferito dal padre e dal fratello, l’uomo – dedito al consumo di sostanze alcoliche e stupefacenti – da diverso tempo era solito tenere dei comportamenti violenti e aggressivi nei loro confronti, consistenti in ingiurie, minacce e violente percosse. In alcune occasioni, l’uomo era persino arrivato a rompere oggetti, infissi e delle suppellettili.

I maltrattamenti e le violenze erano diventati sempre più frequenti al punto che, in un episodio, al culmine di un’aggressione, l’indagato aveva colpito con una bottiglia il fratello, provocandogli delle lesioni.

I maltrattamenti continui avevano ingenerato nelle vittime uno stato di ansia e paura che le aveva indotte a chiedere aiuto alla Polizia di Stato.

Gli agenti del Commissariato di Spoleto, in ragione della gravità degli episodi, avevano attivato subito il Codice Rosso. Terminate le indagini e ricostruita compiutamente la vicenda, la Procura della Repubblica di Spoleto ha contestato all’uomo il reato di maltrattamenti in famiglia, facendo richiesta di applicazione di una misura cautelare a suo carico.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto, valutata la gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione, ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento immediato dalla casa familiare, prescrivendo all’indagato mantenere una distanza dalle vittime di almeno 200 metri. Nei suoi confronti è stato disposto anche il controllo del rispetto delle misure mediante lo strumento del braccialetto elettronico.

Una volta emesso il provvedimento, gli agenti hanno provveduto a rintracciare l’indagato e a eseguire la suddetta misura cautelare.

L’indagato è da presumersi innocente fino a sentenza definitiva di condanna.

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