
Arti grafiche Panetto e Petrelli, l’ex edificio della storica tipografia trasformato in supermercato
Cancellata così un pezzo di storia della città con la trasformazione di una preziosa testimonianza di archeologia industriale
di Rossano Pastura
“La Giunta comunale di Spoleto, con la Delibera 194 del 2020, ha approvato il “piano attuativo di iniziativa privata che prevede la ristrutturazione edilizia ed urbanistica della degli immobili della ex Panetto e Petrelli. Con questa decisione ha di fatto deciso di eliminare un pezzo della storia culturale ed economica di Spoleto” è quanto afferma in una nota Rosario Murro, responsabile Fratelli d’Italia Dipartimento Regionale Crisi Inndustriali.
L’intervento proposto dalla società Costruzioni Collerisana s.r.l., prevede la trasformazione dell’immobile sito in via Martiri della Resistenza, in uno spazio commerciale destinato alla media e grande distribuzione.
Lo stabilimento “ex Panetto e Petrelli”, purtroppo da qualche anno in stato di abbandono e degrado, rappresenta uno degli ultimi esempi di manufatto industriale in qualche modo ancora integro a Spoleto. 12 mila metri quadrati a pochi passi dal centro storico e nelle immediate vicinanze del percorso meccanizzato che sale verso l’acropoli.
L’edificio fu edificato negli anni venti del secolo scorso da Carlo Panetto e Gaetano Petrelli, con criteri costruttivi all’epoca all’avanguardia, per trasferirvi un’attività tipografica ed editoriale che, dai primi del ‘900, è rimasta attiva fino ad una decina di anni fa.
“Purtroppo il tempo scorre inesorabile – ha aggiunto Murro – e le offerte di un mercato globalizzato vedono sempre più spesso le multinazionali invadere i nostri territori con offerte economiche allettanti, che a suon di milioni trasformano il nostro territorio con interventi di dubbia sostenibilità“.
La possibilità che si realizzasse un intervento di questo tipo, che prevede la trasformazione strutturale di un immobile dal valore storico ed architettonico come quello della ex Panetto e Petrelli, aveva suscitato già in passato dei dubbi nella popolazione.
Una petizione promossa da Cittadinanza Attiva Umbria ( http://www.cittadinanzattiva.umbria.it/ex-stabilimento-arti-grafiche-panetto-e-petrelli-no-alla-sua-trasformazione-in-supermercato-e-in-zona-residenziale-si-al-suo-recupero-come-centro-polivalente-e-polifunzionale/ ), all’inizio del 2018, chiedeva infatti al Comune di non consentire la realizzazione di spazi commerciali o residenziali al posto dell’antico opificio. L’associazione proponeva di recuperarlo, magari in collaborazione con associazioni cittadine di carattere sociale e culturale, per realizzare spazi di incontro e di spettacolo (sale e spazi per compagnie teatrali), spazi per mostre temporanee o permanenti, per manifestazioni, spazi per la salute della persona e della famiglia, per gruppi di autoaiuto guidati (depressione, problemi dell’adolescenza, della genitorialità), casa delle associazioni, incubatore di imprese.
La petizione, che raccolse numerose adesioni, a quanto pare è rimasta inascoltata.
“Purtroppo – secondo Murro – di fronte a questi rilievi e proposte, la risposta tenderà a mettere in evidenza presunte opportunità occupazionali e di sviluppo“.
“Come è ovvio – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia -, in una realtà come quella di Spoleto, dove la carenza di lavoro ha proiettato la città nel vortice negativo di una crisi che da anni vede coinvolte attività commerciali, aziende artigianali, piccole e medie imprese, tutti si convinceranno e aspetteranno con speranza questi posti di lavoro, anche a costo di un sacrificio architettonico”.
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