Sindaco De Augustinis su ospedale covid da Regione no rispetto istituzioni

Mercoledì 25  novembre ore 16 presidio  presso Ospedale Spoleto

Sindaco De Augustinis su ospedale covid da Regione no rispetto istituzioni

“Quello di oggi è un gravissimo oltraggio alla città di Spoleto, alle sue istituzioni e ai suoi cittadini. Non una riga dell’ordinanza, annunciata e illustrata in conferenza stampa dalla rresidente Donatella Tesei, è stata oggetto di confronto con l’amministrazione comunale”: il sindaco Umberto de Augustinis interviene così al termine della conferenza stampa della Regione nel corso della quale è stato illustrato il piano di riorganizzazione ospedaliera in funzione dell’emergenza sanitaria. All’ospedale di Spoleto – si spiega in una nota del Comune – verranno allestiti 70 posti per i malati Covid e resteranno attivi solo i servizi di oncologia, radioterapia e dialisi.

“Le informazioni – sostiene de Augustinis – le abbiamo apprese, come tutti, nel corso dell’incontro con i giornalisti: non c’è stata nemmeno la cortesia istituzionale (o volontà) di condividere i contenuti prima di renderli pubblici, di discuterli, di considerare le necessità di un territorio che ha sempre collaborato attivamente e con grande senso di responsabilità con i vertici regionali. Tutto questo è avvenuto nonostante le ragioni manifestate, i fortissimi dubbi espressi, la richiesta di non riorganizzare la rete ospedaliera regionale azzerando i servizi sanitari del nostro nosocomio. Niente di tutto questo è stato preso in considerazione: l’emergenza sanitaria è stata utilizzata in una chiave inaccettabile, nel metodo e nella sostanza, mortificando le ragioni di una città intera”.

“Ritengo inaccettabile – afferma ancora il sindaco – il comportamento della presidente Tesei, della Giunta regionale e dello staff sanitario. Mai avrei immaginato di dovermi esprimere in questi termini e mai avrei pensato di dovermi confrontare con una situazione del genere, soprattutto in un momento così delicato per tutti. Arrivati a questo punto faremo quanto è in nostro potere per evitare che la nostra comunità subisca le conseguenze di scelte così miopi e dannose”.

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