
di Marcello Migliosi
FOLIGNO – La notizia, diffusa nelle ultime ore direttamente dalla UslUmbria2 relativa alla decisione del chirurgo Enrico Mariani di restare in attività, ha suscitato entusiasmo e consensi da parte del mondo sanitario. Noi di Spoleto Oggi lo abbiamo raggiunto per una intervista. “Per riorganizzazione della chirurgia – spiega il chirurgo – si intende unire le casistiche degli ospedali di Spoleto e di Foligno per migliorare l’offerta chirurgica. E’ nostra intenzione – aggiunge Mariani – di sfruttare le tecniche laparoscopiche, come pure la robotica, tecnologia di cui quale Spoleto è dotata”. Lo scienziato afferma che sarà utilizzabile in tutti quei casi in cui è ritenuta necessaria. Il chirurgo non si sottrae, poi, alla domanda un po’ più, diciamo “scottante”, sul che cosa era accaduto per indurre la decisione di un ipotetico abbandono prima del tempo. “Il processo di integrazione in cui io credo molto – ha dichiarato -, sia a riguardo la formazione dei chirurghi sia per l’offerta ai pazienti, era fermo e per i prossimi anni non c’era nessun piano da poter portare avanti e che andasse in questa direzione. Davanti a me, prima di andare in pensione, ho poco meno di due anni ho spinto e ho cercato di spingere affinché progetto decollasse e accadesse prima possibile”. Si sa che non è facile reperire medici che vogliono fare i chirurghi. Su questo Mariani dice: “La specializzazione chirurgica è una specializzazione sempre meno frequentata, purtroppo, dai nuovi medici neolaureati. E’ una branca della medicina che richiede molto sacrificio e molo tempo da dedicare per arrivare ad essere chirurghi. In Italia – rileva il dottor Enrico Mariani – c’è un altro problema ed è quello che i chirurghi arrivano ad esercitare la loro professione in età piuttosto avanzata”. Di fatto l’attività del dottor Mariani non era cessata, c’era però un termine che era domani, 31 gennaio 2015, ma questa mattina il chirurgo ha firmato per restare in servizio fino al raggiungimento dell’età della pensione.
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