Ospedale di Spoleto, tavolo Comune-Regione per il presente e il futuro
Un tavolo interistituzionale tra Comune e Regione, dopo la totale assenza di interlocuzione, da aprire subito per valutare tutte le ipotesi in campo per la salvaguardia dell’ospedale e per evitare lo smantellamento del Pronto soccorso di Spoleto. Va bene essere ospedale Covid, ma forse ci sono altre vie che si possono prendere per curare, prima della fine dell’emergenza sanitaria, anche i malati non Covid. E, da ultimo, rassicurazioni con atti scritti e non promesse sul futuro del nostro ospedale.
Queste le richieste fatte dalla delegazione del Comune di Spoleto, formata dai consiglieri di maggioranza e minoranza Filippo Ugolini, Camilla Laureti e Mario Mancini, ascoltata dai capigruppo del Consiglio regionale dell’Umbria, dal Vicepresidente della Giunta regionale Roberto Morroni e dall’Assessore Paola Agabiti durante una sospensione del Consiglio regionale in corso. Un invito che è arrivato dopo la manifestazione organizzata davanti alla sede del Consiglio, alla quale hanno preso parte associazioni e cittadini.
“Il piano emergenziale così come è – hanno dichiarato i consiglieri – non tiene conto dell’ampio bacino di 60mila utenti che normalmente si servono dei servizi dell’ospedale di Spoleto e che ora dovranno vagare per gli altri ospedali della Regione, creando disservizi anche per loro, con l’aggiunta di un personale medico e infermieristico non adeguato a gestire questa emergenza. Oltre al presente le richieste si sono concentrate sul futuro. Non parole o promesse, ma atti di Giunta che rassicurino sul ritorno alla normalità una volta terminata l’emergenza. Con il ripristino e anzi il miglioramento di tutti i reparti del nostro ospedale”.
I capigruppo regionali e l’Assessore Agabiti si sono detti d’accordo di parlarne con la Presidente e l’Assessore Coletto durante il consiglio regionale in corso.
Commenta per primo