
I Carabinieri della Compagnia di Spoleto hanno proseguito, nel fine settimana, con il proprio impegno nell’attività di prevenzione dei reati contro il patrimonio. Numerose le pattuglie impiegate in tutto il territorio di competenza, con la finalità di garantire un controllo capillare, volto ad impedire la consumazione di furti in abitazione e presso esercizi commerciali della giurisdizione.
Venerdì pomeriggio personale dell’Aliquota Radiomobile in servizio perlustrativo nella zona centrale di Spoleto, ha notato un’autovettura sospetta nei pressi di un Istituto di Credito. Alla vista dei militari il conducente del mezzo ha tentato di allontanarsi cambiando repentinamente direzione di marcia e imboccando una strada secondaria.
Immediato l’intervento dei carabinieri, che, bloccato il mezzo, hanno proceduto al controllo del conducente e dei due passeggeri, tutti di origine cinese. A seguito di perquisizione il proprietario dell’autovettura, un trentacinquenne residente nel Lazio, è stato trovato in possesso di un manganello in metallo, che lo stesso aveva occultato nel vano porta oggetti.
L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine per vari reati, tra i quali resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, è stato denunciato per “porto di armi ed oggetti atti ad offendere”. Uno dei passeggeri è risultato invece irregolarmente presente nel territorio italiano ed è stato pertanto inviato presso la Questura di Roma per gli adempimenti conseguenti.
Le pattuglie impiegate hanno altresì eseguito numerosi controlli alla circolazione stradale anche mediante l’utilizzo dell’etilometro.
Venerdì notte una giovane Umbra è stata trovata alla guida della propria autovettura in evidente stato di ebbrezza alcolica, confermato mediante il predetto accertamento tecnico. La donna, alla quale è stata ritirata la patente, è stata pertanto denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto dall’art. 186 del Codice della strada.
Nella notte tra sabato e domenica un uomo già noto alle Forze dell’Ordine è stato invece deferito in stato di libertà, perché pur essendosi posto alla guida in evidente stato di ubriachezza, ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tecnici.
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