Sciopero USB dei servizi essenziali, presidio a difesa dell’ospedale di Spoleto
Da Ettore Magrini (USB Territoriale)
Nello sconquasso sanitario e sociale provocato dalla pandemia, la USB Nazionale ha percepito l’esigenza e l’urgenza di rappresentare la rabbia degli operatori sanitari, sottoposti di nuovo a ritmi e rischi intollerabili, nonché l’amarezza per i colpevoli ritardi ed errori delle misure di Governo e Regioni nel TPL e nella Scuola, che avrebbero potuto evitare l’attuale difficile situazione.
Pertanto il 25 novembre è stato proclamato lo sciopero nazionale di Sanità, Scuola, Nidi e Trasporto Pubblico Locale in quanto, nonostante il Covid abbia messo a nudo i danni di 30 anni di tagli, privatizzazioni e precarizzazioni, è evidente la mancanza di volontà politica a girare pagina.
Tutto continua all’insegna dello svuotare lo Stato di funzioni essenziali e della precarietà: nel Trasporto Pubblico Locale (di fatto privatizzato) non viene garantita la sicurezza e il rispetto dei diritti di lavoratori e cittadini; niente assunzioni stabili nella scuola come nella sanità, dove addirittura vengono reclutati OSS, infermieri e medici con contratti di lavoro autonomo di durata massima di sei mesi.
Invece la prima ondata pandemica aveva ben delineato le misure per attenuare gli effetti della temuta seconda ondata. Recupero di posti letto anche in ospedali chiusi, massicce e stabili assunzioni di sanitari per la prevenzione nei territori e approntamento di nuovi posti covid senza la sottrazione delle, già incerte, cure per tutte le altre patologie.
Per tentare di rimediare, anche per proprie inadempienze, alla carenza di tali provvedimenti, la Giunta regionale umbra ha deciso di tagliare servizi nei territori più deboli politicamente ed economicamente, tra cui Spoleto, per dirottare i sanitari nella cura del virus, privando la collettività di cure essenziali e facendo precipitare tantissimi cittadini in gravi difficoltà.
La cronaca di questi giorni ci insegna che, mentre a Spoleto si riscontrano incomprensibili giravolte della politica locale, in territori altrettanto disagiati, la forte protesta dei cittadini per scelte scellerate sulla salute, ha prodotto un repentino ripensamento della Regione.
Perciò la USB Spoleto il 25 novembre organizza un presidio davanti alla Palazzina Micheli, chiamando i cittadini a non spegnere la mobilitazione contro l’ulteriore, decisivo ridimensionamento dell’ospedale e contro il progetto della Giunta Tesei di favorire la privatizzazione di un bisogno primario come la salvaguardia della salute.
LOTTIAMO INSIEME PER CONQUISTARE IL DIRITTO ALLA SALUTE, AL SAPERE E AI TRASPORTI PER TUTTI!
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