Non creo zizzania, ma faccio il medico, Hanke replica a De fino
Non creo zizzania – Maurizio Hanke replica alla ASL Umbria 2 senza calcare la mano: “Non mi interessa polemizzare con i dirigenti della nostra Asl. Non voglio fare di questo caso un modo per creare zizzania o per fare confusione su un settore come quello della salute che non ha bisogno di polemiche”. E aggiunge: “Sono pronto a offrire gratuitamente i miei servizi di medico di base alla popolazione del Centro Storico di Spoleto fino a che non arriverà un giovane medico che possa farsi carico di questa situazione”.
Maurizio Hanke si lega allo studio medico, la protesta contro Asl 2
Inoltre egli si rivolgerà alla Regione perché provveda a migliorare la norma che è stata recentemente varata per rendere meno macchinosa la proroga dei medici che intendono volontariamente proseguire la loro attività oltre il pensionamento nelle zone disagiate.
Comunque Hanke tende a precisare che la replica della ASL
Umbria 2 contiene alcune inesattezze che egli vuole correggere.
La prima: l’ambulatorio medico sito nel centro storico in via Brignone non è, come afferma la ASL, un ambulatorio secondario, ma, dice Hanke “ l’ambulatorio della mia zona principale che mi fu assegnata ai tempo del mio convenzionamento con la Asl dell’epoca”. La sua adesione alla medicina di gruppo di Via Marconi, è stata successiva quando la sede di via Brignone si è svuotata di medici per il loro progressivo pensionamento.
Inoltre i medici della medicina di gruppo di Via Marconi sono stati ripetutamente interessati alla ipotesi di una sostituzione nell’ambulatorio medico del centro storico, ma hanno tutti rifiutato tale possibilità e questo, sottolinea Hanke, “il dr. De Fino lo sa bene perché l’ho costantemente informato sulla evoluzione dei fatti fin dall’aprile scorso”.
Dottor Hanke occupa studio, replica del direttore De Fino, Usl Umbria 2
Infine sul carattere svantaggiato e disagiato del Centro Storico di Spoleto, solo una persona che dimostra di non conoscere questa città, “può affermare che non abbia queste caratteristiche dal punto di vista oro-geografico” e inoltre egli afferma che “è falso affermare che la delibera regionale parli di Comuni e non di parti di essi quando esplicitamente dice di voler garantire l’assistenza primaria per tutto il territorio regionale, in particolare nelle zone che presentano caratteristiche oro-geografiche dove risulta una minor accettazione da parte dei medici del rapporto convenzionale”: nelle zone significa anche parti dei Comuni.
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