Messa nati nell’anno. L’Arcivescovo di Spoleto: «Voi genitori siete i destinatari della fiducia di Dio

da Francesco Carlini
SPOLETO – È stata celebrata domenica 8 febbraio nel Duomo di Spoleto la Messa per i nati nell’anno 2014 nel reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale di Spoleto, secondo appuntamento della Giornata per la Vita (il primo è stato il convegno Racconta la Vita tenuto venerdì 6 febbraio). Sotto il portico della Cattedrale c’erano quattro ulivi sui quali sono state appese le foto dei bambini. L’arcivescovo Renato Boccardo ha accolto piccoli, mamme e papà in fondo alla chiesa, che in poco tempo si è riempita di persone e di carrozzine. La Messa è stata animata nel canto dal coro della pastorale giovanile della Diocesi. Presente il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli e il primario del reparto di Ginecologia ed Ostetricia Fabrizio Damiani.

Nell’omelia mons. Boccardo ha sottolineato come una nuova vita è sempre un grande mistero che merita sostegno. «Voi – ha detto rivolto ai genitori – siete i destinatari della fiducia di Dio che ha posto nelle vostre mani questi “tesori preziosi” che dovete proteggere e avviare nel cammino della vita. Ciò è allo stesso tempo gioia e responsabilità: è grazie alla vostra testimonianza, infatti, che cresceranno interiormente e saranno persone significative nel mondo e nella Chiesa. Tutta la comunità cristiana – ha proseguito il Presule – si stringe a voi con affetto e simpatia; mi piace pensare che questa mattina il Signore visiti le vostre famiglie e vi porti la pace. Alla Santissima Icone, che veneriamo in questa Cattedrale, affidiamo questi bimbi, chiedendole di prendersi cura di loro, facendoli crescere in età, sapienza e grazia».

Al termine della Messa, tutti si adunati in Piazza Duomo per il tradizionale lancio dei palloncini in cielo, simbolo esteriore del “sì” alla vita. Ad ogni coppia ne è stato consegnato uno, blu o rosa secondo il sesso del figlio. L’Arcivescovo, il Sindaco e il Primario, invece, li avevano di entrambi i colori. All’unisono sono stati lanciati in cielo e un forte applauso è partito spontaneo. Poi, spazio alle foto tra l’Arcivescovo, i bambini e i rispettivi genitori.

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