
Panorama d’Italia, una Marini a tutto campo su Spoleto
“Sì, sicuramente dobbiamo rilanciare il turismo, più che zone sottosfruttate ci sono spazi enormi di lavoro da sviluppare che insieme Regione e Comuni possono prendere”: Così Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, ha voluto “aprire” al percorso comune su una risorsa fondamentale del territorio rispondendo stamattina nel complesso di San Nicolò alle domande congiunte del direttore di Panorama Giorgio Mulè e del vicedirettore del Corriere dell’Umbria Riccardo Regi. L’ora abbondante di fuoco di fila di domande ha avuto momenti alterni, vista la nota distanza che c’è tra la governatrice e l’amministrazione su alcuni temi, ma più importanti sono stati i temi di convergenza. “C’è un gran lavoro comune da fare, c’è stato il raddoppio delle risorse finanziare dei gruppi d’azione locale per l’Umbria, 85 milioni di euro, con cui si possono fare molte cose”, ha proseguito: “Poi, certo, Umbria paga l’assenza di alcune grandi direttrici di trasporto nel suo territorio. Ma aggiungo che non era semplicissimo immaginare un’Umbria attraversata anche da megadirettrici… dobbiamo avere viabilità adeguata ma sostenibile rispetto a ambiente”.
La Marini ha elogiato la scelta di tenere a lglio il Festival dei Due mondi, come apertura della serie che continua con Umbria Jazz, sia pure in sovrapposizione per un week-end, e poi con il Festival delle Nazioni a Città di Castello. Ha garantito la massima vigilanza della Regione contro l’inquinamento visivo costituito dallepale eoliche: “C’è un’aggressione di proposte ma le regole regionali che abbiamo fatto sono severe. Anche adesso stiamo resistendo ad un’aggressione su monte dell’Orvietano”.
Quanto all’afflusso straordinario di immigrati, la Marini ha spiegato la scelta fatta di non puntare su grandi centri di accoglienza ma su centri piccoli diffusi sul territorio come “modello umbro” sostenuto da Caritas e Arci.
La governatrice si è molto diffusa sul tema dei collegamenti ferroviari, al centro di numerose domande: “Alle Ferrovie dello Stato chiediamo un rafforzamento del servizio Frecciabianca, così come il trasporto delle biciclette e il potenziamento dei collegamenti per i pendolari”; “Siamo attraversati da unica linea ferroviaria di interesse nazionale, la Roma-Ancona, poi c’è il tratto Orvieto-Chiusi-Terontola, ma l’assenza di infrastrutture ferroviarie nazionali e uno dei limiti del territorio”. “In vista del Giubileo”, ha aggiunto la Marini, “dobbiamo fare una riflessione sui colegamenti verso Assisi attraverso Spoleto e Foligno”.
Quanto ai collegamenti stradali, la Marini ha detto che la nuova strada Foligno-Civitanova è quasi pronta, “non è stata ancora aperta solo perchè un operaio ha chiesto una verifica sulle forniture del cemento per le gallerie, un tema sul quale io avevo scritto una lettera al presidente dell’Anas che mi aveva anche risposto male, ma l’apertura è prevista per il 2016”. “Il problema che ha rallentato invece la Perugia-Ancona è stato quello di alcuni fallimenti delle aziende appaltatrici, oggi l’ultimo assegnatario è l’Astaldi che è solida e forte, e quindi prevediamo che il tratto umbro possa aprire entro il 2016, mentre il tratto marchigiano è tutto da realizzare”.
Sempre sul tema della viabilità, la Marini ha poi parlato della Trevalli: “Piuttosto che contare su un ipotetico finanziamento da 1 miliardo, procediamo a stralci almeno fino a prima della galleria che dovrebbe attraversare la montagna e che è un’opera che andrebbe finanziata dal governo nazionale”. Infine la Marini ha detto che la società Quadrilatero, controllata dall’Anas e partecipata dalle Regioni per finanziare la Foligno-Civitanova e la Perugia-Ancona è stata sciolta e assorbita nell’Anas. Sempre in materia di infrastrutture, la Marini ha detto di aver preso l’impegno con il Comune di Spoleto di “mettere il primo chip” per la ex-caserma Minervio, una struttura da rilanciare.
E’ rimasta invece la distanza di vedute sul tema dell’ospedale, in merito al contestato concorso per primario contestato per l’esclusione del dottor Alberto Patriti, ma in sostanza la governatrice ha difeso l’operato del direttore generale della Asl sottolineando che comunque l’intera procedura è stata condotta attraverso le nuove procedure ministeriali senza interventi di merito da parte della Asl, e sottolineando che il ricorso amministrativo al Tar è stato poi ritirato, e con ciò non dando rilievo alle annotazioni scritte dal medesimo tar nel considerarlo ammissibile per aver riscontrato irregolarità nella procedura stessa.
Commenta per primo