
Visco indagato? Popolare Spoleto, massimo riserbo Procura
“Con riferimento alla notizia comparsa oggi sulla stampa relativa alle vicende della Banca Popolare di Spoleto, la Banca d’Italia non e’ a conoscenza di alcuna iniziativa dell’autorita’ giudiziaria”. Lo riferiscono fonti della Banca d’Italia, commentando la notizia pubblicata da un quotidiano. Un giornale scrive oggi che il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sarebbe indagato, insieme ad altre persone, dalla Procura di Spoleto in un’inchiesta, per corruzione e truffa, sul commissariamento della Banca Popolare di Spoleto (Bps) e la successiva vendita a Banca Desio, avvenuta lo scorso anno.
Massimo riserbo da parte della Procura di Spoleto.
Nessuna dichiarazione da parte del procuratore di Spoleto, Alessandro Cannevale. Bocca cucita anche da parte del sostituto procuratore titolare del fascicolo, Gennaro Iannarone. Ai giornalisti che lo attendevano fuori dalla Procura si e’ limitato a rivolgere un saluto. “Non so nemmeno di cosa mi state parlando” ha risposto il magistrato sorridendo e portandosi una mano alla bocca in segno di silenzio.
Visco Indagato
La Procura di Spoleto sta valutando alcuni atti in relazione all’indagine che – secondo quanto scrive il Fatto Quotidiano – coinvolge il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Accertamenti che sono condotti nel riserbo più assoluto. Nessuna conferma, ma neppure smentite, da parte dei magistrati all’inchiesta che sarebbe in corso.
L’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, degli utenti e dei cittadini, componente Cncu, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Spoleto alla luce dell’inchiesta per corruzione e truffa in merito al commissariamento della Banca Popolare di Spoleto (Bps) e la successiva vendita a Banca Desio. L’inchiesta vede coinvolti il presidente di Bankitalia, Ignazio Visco i commissari nominati da Bankitalia (Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile), i componenti del comitato di Sorveglianza (Silvano Corbella,Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio) e l’attuale presidente di Bps, Stefano Lado. Inoltre l’Asso-consum si pone alla difesa dei 29.000 soci cooperatori della Banca Popolare di Spoleto, che per altro si sono visti ridurre del 90% i capitali investiti.Il presidente Aldo Perrota, pertanto, invita i soci dell’istituto di credito umbro, che si sono visti azzerare il valore della loro partecipazione, a contattare l’associazione che li difenderà gratuitamente.
L’iscrizione nel registro degli indagati di Ignazio Visco è confermata da atti della procura di Spoleto. Lo comunica il presidente di A.Spo.Credit Carlo Ugolini. Da un certificato di “comunicazione d’iscrizione a registro” di una parte offesa e dove emerge che il presidente Visco è indagato dal 28 gennaio 2015 per concorso in corruzione, abuso d’ufficio e truffa, e “infedeltà a seguito dazione o promessa di utilità”. Sono complessivamente otto gli indagati nell’inchiesta aperta dalla procura umbra, tutti per le stesse ipotesi di reato contestate a Visco. Oltre al governatore, gli iscritti sono Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro, Silvano Corbella, Giovanni Domenichini, Stefano Lado, Giuliana Scognamiglio e Nicola Stabile. L’esposto che ha portato all’apertura del fascicolo è stato presentato da un centinaio di vecchi soci della Popolare di Spoleto, secondo i quali ci sarebbero state una serie di condotte irregolari nel passaggio a Banca Desio. In particolare, sempre secondo l’esposto dei vecchi soci, ci fu un’offerta di una società di Hong Kong, la ‘Nit Holding’, superiore di 100 milioni di euro rispetto a quella avanzata da Banca Desio. Offerta alla quale, dicono oggi i vecchi soci della Popolare, i commissari di Bankitalia rifiutarono senza fornire alcuna motivazione chiara.
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