Premio “Medusa” alla città di Spoleto per le eccellenze agroalimentari

Giornate del FAI, anche Spoleto partecipa a questo straordinario evento

Spoleto sede di eccellenza dell’agroalimentare. Questa la motivazione alla base del premio assegnato dalla Fondazione Accademica “Sapientia Mundi” che, in occasione dell’Expo 2015, ha intrapreso da circa due anni una ricerca sulle nicchie di eccellenza dei prodotti di qualità presenti in Italia.

La premiazione agli Enti Locali sede di eccellenze agroalimentari ed agli Ambasciatori dei Paesi dell’Area Mediterranea impegnati nella ricerca di possibili soluzioni al problema della desertificazione, si è svolta ieri pomeriggio a Roma nell’Aula Magna della I Clinica Medica del Policlinico Umberto I.

Il Presidente del Consiglio comunale Giampiero Panfili, presente alla cerimonia per l’assegnazione del Premio “Medusa” al Comune di Spoleto, ha voluto così esprimere il ringraziamento della città alla Fondazione Accademica “Sapientia Mundi” presieduta dal Cav. Prof. Giuseppe Anelli.

“Gent.mo Presidente,
innanzitutto porto a Lei e a tutti gli intervenuti il saluto del nostro Sindaco Fabrizio Cardarelli, che oggi, a causa di imprevisti impegni lavorativi, non ha potuto prendere parte a questa meritevole ed interessantissima iniziativa.

Spoleto è città d’arte e di cultura, conosciuta in Italia e nel mondo per la sua storia e per l’indiscusso valore delle sue istituzioni culturali: il Festival dei Due Mondi, il Teatro Lirico Sperimentale e il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo hanno segnato positivamente lo sviluppo e l’immagine della nostra città dal dopoguerra ad oggi.

Spoleto ha però anche il pregio e la fortuna di essere all’interno di un contesto ambientale particolarmente favorevole, caratterizzato da paesaggi naturali pressoché incontaminati che hanno permesso, negli anni, la salvaguardia e lo sviluppo di un tessuto economico produttivo nel settore agroalimentare di grande valore.

Il Nihil jucundius vidi valle mea spoletana, frase tradizionalmente attribuita a San Francesco, che amò profondamente la bellezza dei monti, dei corsi d’acqua e delle antiche foreste che circondano la città, raffigura sinteticamente quello che è l’elemento distintivo del nostro territorio.

Un territorio che è stato capace, nei secoli come negli ultimi decenni, di trarre profondo beneficio dalla possibilità di diversificare la produzione delle colture locali, investendo in maniera intelligente e lungimirante su alcune eccellenze enogastronomiche che oggi rappresentano uno dei volani di sviluppo e riconoscibilità della nostra Spoleto.

La forza delle aziende olivicole, l’ottima qualità delle loro produzioni, la presenza in città dell’Accademia Nazionale dell’Olio e dell’Olivo sono tutti elementi che testimoniano la bontà di questo percorso. Non solo. Il recupero e la valorizzazione della produzione del Trebbiamo Spoletino, vino bianco che ha conosciuto una decisa riscoperta solo negli ultimi dieci anni, ma che fa parte della nostra agricoltura da sempre, simboleggia in qualche modo l’attenzione con cui la nostra gente ed i nostri produttori vivono il legame con la terra e con le tradizioni agroalimentari dello spoletino.

In questo quadro il lavoro che sta portando avanti la Fondazione Accademica “Sapientia Mundi”, l’attività di ricerca per riscoprire e far conoscere le eccellenze ed i prodotti di qualità del nostro Paese, si configura non solo quale elemento fondamentale per la valorizzazione del settore agricolo, in un periodo storico caratterizzato da profondi cambiamenti in termini produttivi ed economici, ma anche per le straordinarie opportunità che il recupero di un mondo, fatto di produzioni tipiche e di valori, può rappresentare a livello occupazionale per il nostro Paese.

Vi ringrazio quindi sentitamente, a nome mio personale e della città di Spoleto, per il riconoscimento che avete voluto attribuirci, nella certezza che il percorso da voi intrapreso potrà senza dubbio aiutare la riconoscibilità delle tante produzioni tipiche locali che rendono unica la nostra splendida Italia”.

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