
A seguito di articolata attività di indagine, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Spoleto hanno deferito all’A.G. 3 persone residenti a Maddaloni (CE) per aver organizzato una truffa ai danni di un ufficio postale della Valnerina. Più dettagliatamente, il 12 novembre u.s., G.V. (queste le iniziali), classe ’81, aveva telefonato al direttore dell’ufficio postale qualificandosi come “Maggiore Lettieri, Comandante dei Carabinieri di Spoleto”. Nell’occasione, l’uomo riferiva che aveva urgenza di ricevere una ricarica post pay di 1500 euro circa, per poter far fronte a delle esigenze di giustizia.
Al fine di rendere la propria recita ancor più convincente, il medesimo aggiungeva che, trattandosi di un’emergenza, non poteva continuare la conversazione e che avrebbe richiamato un “collega” per fornire i dati necessari ad effettuare la ricarica. A questo punto entra a far parte della fiction tale P.T., di anni 62, il quale, ricontattato l’ufficio postale, indicava la post pay e i relativi dati per effettuare il versamento. Ingannato dal raggiro perfettamente messo in scena e convinto di poter aiutare i Carabinieri, il direttore effettuava nell’immediato la richiesta ricevuta.
Immediatamente dopo, per fortuna, provvedeva a chiedere contezza dell’accaduto alla Centrale Operativa del 112. Scoperto il raggiro, lo stesso presentava subito una denuncia ai veri Carabinieri. Questi ultimi riuscivano a rintracciare la proprietaria del post pay, G.S., di anni 40, la quale aveva peraltro provveduto a prelevare poco dopo parte della refurtiva.
Le ulteriori indagini consentivano di ricostruire l’intero progetto criminoso e di identificare tutti i componenti della banda. In particolare, è anche emerso che il più giovane della banda sia ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerose altre volte questo tipo di truffa. Nei suoi confronti, oltre che per il reato di truffa, è stata eseguita la denuncia anche per il reato di “sostituzione di persona”.
Nella considerazione di quanto accaduto, è d’uopo ricordare a tutti i cittadini di diffidare da chiunque utilizzi indebitamente il nome dell’Arma dei Carabinieri e di segnalare immediatamente al numero telefonico 112 ogni situazione che possa destare anche il minimo dubbio.
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