
Ambulanza dopo 40 minuti muore una donna, i chiarimenti della USL Umbria2
Ambulanza – La Direzione Strategica della USL Umbria2 desidera fornire chiarezza in merito all’evento avvenuto a Spoleto il 11 settembre. È stato riportato che le ambulanze del 118 non erano disponibili per intervenire. Tuttavia, in direttore generale Massimo De Fino precisa quanto segue.
- In data 12 settembre, sono state richieste informazioni urgenti alla Centrale Operativa del Servizio 118, che coordina le ambulanze nell’ambito della rete di emergenza-urgenza.
- Il responsabile della Centrale ha comunicato che al momento della chiamata di soccorso, avvenuta alle 20.04, le due ambulanze di Spoleto erano già impegnate in precedenti missioni. Entrambi i pazienti richiedevano il trasporto in pronto soccorso e avevano risultati positivi ai tamponi Covid. In tali casi, i mezzi richiedono una sanificazione e non possono essere riutilizzati immediatamente.
- La Centrale Operativa ha quindi cercato altre postazioni, ma anche queste erano già impegnate in missioni. Nel frattempo, la continuità assistenziale (guardia medica) di Spoleto è stata allertata e ha fornito assistenza professionale ai pazienti.
- Appena una delle ambulanze di Foligno è stata disponibile, è stata inviata a Spoleto e ha raggiunto il luogo dell’evento alle 20.37. Va notato che questo era un evento extraospedaliero, quindi il presidio ospedaliero di Spoleto sarebbe stato coinvolto solo se i pazienti fossero stati trasportati al pronto soccorso.
- In questo caso, ben sette ambulanze erano impegnate, una situazione estremamente rara.
La direzione strategica esprime il suo cordoglio alla famiglia della signora deceduta durante questo tragico evento e offre le più sentite condoglianze a una dipendente USL Umbria 2, la cui madre è deceduta. “Vogliamo sottolineare – conclude De Fino – che le dichiarazioni che cercano di gettare discredito sul Presidio di Spoleto o sul progetto del terzo polo non sono giustificate in questa situazione.
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